Giovanni Coda è un regista, videoartista e fotografo cagliaritano. Dopo l’esordio letterario e teatrale, nel 1996 fonda il V-art (Festival Internazionale Immagine d’Autore), festival di cortometraggi con particolare attenzione alla video arte.
È autore di installazioni di fotografia e videoarte in musei e mostre internazionali tra cui la Biennale di videoarte a Venezia e Milano, Università di Tokyo, il Watermans Arts Centre di Londra, la Maison d’Italie a Parigi, il Museo Reina Sofia di Madrid, il Teatro Vittori...visualizza tuttoio di Roma e altri. Il suo curriculum vanta una vasta lista di collezioni fotografiche, pittura, arte elettronica e performance premiate in Italia e all’Estero. Dalla sua filmografia citiamo tra gli altri L’Ombra del Ricordo (1996), Il passeggero (1998), Serafina (2002), One tv Hour (2005), Big Talk (2007) Brighteness (2012).
Nel 2013 realizza il suo primo lungometraggio, Il Rosa Nudo, ispirato alla vita di Pierre Seel, deportato in un campo di concentramento all’età di 17 anni poiché schedato come omosessuale. Il film, che vanta più di venti selezioni ufficiali in festival di tutto il mondo, si è aggiudicato(tra i tanti) il premio per il miglior lungometraggio al Social Justice Film Festival 2013 di Seattle, il premio Film For Peace Award al Gothenburg Indie Film Fest 2014, il Best International Film Award al 15° Melbourne Underground Film Festival (MUFF) 2014, il Gold Award al Documentary & Short International Movie Award 2014, Jakarta, Indonesia e il Premio Miglior Film Al Festival Omovies di Napoli.
Attualmente Coda è impegnato nella produzione dell’ultimo film della trilogia dedicata alla violenza di genere “La sposa nel vento” che tratta il tema della violenza sulle donne.