Fino a quasi quarant'anni la vita del padovano Giuliano Calore è quanto di più lontano dal mondo dei record e delle folli imprese in bicicletta.
Giuliano è un impiegato dell'Enel, vive un'esistenza tranquilla con la moglie Anita e i tre figli, divisa tra il lavoro e le sue due passioni: la musica e la bicicletta.
In sella a una Legnano usata vince, all'età 39 anni, le uniche tre gare dilettantistiche a cui partecipa. Si rende conto di possedere doti fisico-atletiche fuori dal comune, ma quelle vittorie non lo so...visualizza tuttooddisfano. Sono in tanti a poter vincere una gara, ma lui vuole altro, lui vuole compiere imprese uniche, vuole qualcosa di più. Inizia così a sfidare l’ambiente ciclistico padovano, proponendo scommesse che lo vedono sempre vincitore. "Scommettete che riesco a salire per quella strada senza mani, trascinandomi dietro un carretto con sopra i miei due figli?"
E, immancabilmente, ce la fa. E' l'inizio di una lunga serie di record.
Nel luglio del 1979 sale lo Stelvio senza mettere mano sul manubrio. Dieci giorni dopo, sempre senza mani, scende dalla stessa montagna.
La sua vita si trasforma radicalmente.
Alla bicicletta Giuliano dà tutto se stesso e per la bicicletta sacrifica ogni cosa, non ultima, seppur in modo indiretto, la famiglia.
A 77 anni d'età, c’è ancora un piccolo neo nella sua carriera, un tarlo che, letteralmente, non lo fa dormire di notte: riuscire a scendere i 48 tornanti del Passo dello Stelvio con la sua bicicletta "speciale".
Senza manubrio, senza freni, di notte.
I suoi record:
29/07/1981- Scala i 48 tornanti dello Stelvio, suonando a rotazione in modo perfetto 4 strumenti musicali del peso complessivo di 33 kg senza mai fermarsi e scendere dalla sua bicicletta monca.
28/07/1983 - Dimostra tutta la sua potenza e resistenza fisica, riuscendo a superare ben 14 dei più famosi passi di montagna con salite e discese difficilissime, sulla distanza di 330 km in sole 13 ore.
26/07/1984 - Scala in condizioni atmosferiche pessime i 48 tornanti del leggendario passo dello Stelvio, pedalando con la sola gamba destra, nel tempo straordinario di 1 ora e 36 minuti.
1981-1984
20/07/1985 - Scende i 48 tornanti dello Stelvio nel tempo record di 27 primi e un secondo, toccando punte di 80 km orari.
27/10/1986 - Dopo un'abbondante nevicata, in condizioni di equilibrio pazzesche e con una temperatura di 10 gradi sottozero, vince i 1842 metri di dislivello che separarono Prato Stelvio dalla cima Coppi, nel tempo di 2 ore e 20 primi.
18/08/1989 - Scala i 48 tornanti dello Stelvio con la sua solita bicicletta monca di manubrio e freni nel tempo record di 1 ora, 17 minuti e 18 secondi, addirittura meglio del tempo impiegato da Bernard Hinault nel 1980, quando vinse il Giro d'Italia.
6 dicembre 1990 - Supera in mountain bike priva di ruote chiodate 15 passi dolomitici (321km) con fondo stradale ghiacciato e innovato con temperature tra i -14° e – 20° in 15h11.
Luglio 1990 – In uno slalom senza mani s’infila tra 5.040 paletti, posti a 54 cm uno dall’altro, nel tempo record di 1h.
6 aprile 1992 – a Zurigo rimane in pista 5h superando 6500 ostacoli.
21 luglio 1998 complica maggiormente la discesa mettendo un ostacolo all’uscita di ognuno dei 48 tornanti dello Stelvio, consistente in due paletti disposti a soli 52 cm di larghezza e 1,5 metri di altezza.
20 marzo 2001 con la bicicletta senza manubrio, freni e pignone fisso, supera su una pista di ghiaccio, le 228 porte, larghe appena 46 cm, senza far cadere nemmeno uno dei 456 paletti che lei delimitano riuscendo a percorrere nella mezz’ora stabilita 57 giri di pista senza mai cadere, tutto ciò con le normali tubolari da corsa