Nasce il 2 Novembre del 1990 a Ploiesti in Romania. All’età di 11 mesi viene trasferito in un orfanotrofio per neonati fino a quando compie 4 anni, poi viene trasferito a Busteni vicino a Sinaia, all’Istituto 9 Maggio dove resta dal 1996 al 2000. Nel 2000 quando stanno ristrutturando l’orfanotrofio 9 Maggio per farne un hotel Mihai viene spostato in altri orfanotrofi, come Voyla, mentre altri orfani vengono trasferiti in case famiglia o in altri istituti come Floresti, Al 9 Maggio si verificano molti abusi ma non ...visualizza tutto su Mihai che dichiara: “ Io sono stato un po’ graziato, sì, non del tutto perché venivo picchiato da quelli più grandi che ti mettevano a fargli il letto, a lavargli la biancheria e tutta quella roba lì “ Quando esce dall’orfanotrofio nel 2000 comincia a lavorare con lo zio come imbianchino a Bucarest, e poi come panettiere a Ploiesti. Dal 2004 al 2008, all’ età di quattordici anni studia da elettrotecnico, ma siccome questo tipo di studio non gli piace, non si laurea. Smette di studiare nel 2008 e viene in Italia con i rom a fare il mimo sulla cassetta. Questo dura due anni dal 2008 al 2010, poi litiga con i Rom e quando torna da loro per rendere il costume gli danno una sedia in testa e rischia il trauma cranico. Torna in Romania ma dopo una settimana ritorna in Italia, è sempre il 2010. Dopo un anno e mezzo di vita per strada incontra persone dell’associazione Giovanni XXIII°: è il 2012. Mihai rimane con loro fino al 2018, sei anni in tutto. Nel 2019 rompe i rapporti con l’Associazione Giovanni XXIII° e per qualche mese vive da un amico a Piacenza, e poi torna a Milano dove si mette a dormire in Galleria. E’ il 2019. IL 15 gennaio 2021 incontra Pepi Romagnoli, regista che gli chiede di raccontargli la sua storia.