Sinossi *:
Il viaggio di Gabriele Tecchiato e Andrea Di Consoli a San Pietroburgo è un viaggio alla ricerca della Grande Madre Russia e del senso storico di una grande città-crocevia di stili e di culture, che si è imposta, sin dalla sua fondazione (secondo la leggenda avvenuta nel 1703), come “finestra aperta sull’Europa”. San Pietroburgo – conosciuta anche per molti decenni come Leningrado – è città regale, come testimoniato dall’imponenza del Palazzo d’Inverno, sede sfarzosa degli zar e attuale sede del museo Hermitage, ma anche prima preda simbolica di quel grande movimento rivoluzionario marxista-leninista che iniziò la sua tragica parabola proprio a San Pietroburgo. Tecchiato e Di Consoli provano a raccontare in questo documentario le quattro porte ideali e concrete di questa raffinata e inafferrabile città: la porta della fondazione per mano di Pietro il Grande; la porta del marxismo-leninismo (attraverso le visite al Palazzo Smolnyi, alla famosa locomotiva di Lenin e al suo studio privato); la porta dei gulag, raccontata in particolar modo attraverso la tragica vicenda esistenziale della poetessa Anna Achmatova, della quale viene visitata l’abitazione; e, infine, attraverso la porta principale, per comprendere San Pietroburgo, ovvero il tragico e disperatamente orgoglioso Assedio di Leningrado, avvenuto per mano nazista dal 1941 al 1944, causando la morte, spesso per fame, di centinaia di migliaia di leningradesi (su questa pagina di storia nel documentario vengono raccontati il cimitero memoriale di Piskarov, il museo della memoria dell’Assedio e le infinite tracce e testimonianze dell’Assedio in una città che vive ancora sotto il mito unificante della vittoria sul nazismo). In tal senso si spiega il titolo del documentario, perché San Pietroburgo, per le vicende che è stata costretta a subire nel corso della sua storia, è davvero una città – al di là della sua essenza di dura pietra di Carelia – “incrollabile”.



Note:
Documentario della serie "Chiavi delle Città".

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