Sinossi *: Un uomo fugge dal caos della città e si arrampica su una collina isolata in cerca di solitudine. La trova – in persona.
La Solitudine, un essere “fuori tempo”, eccentrico e dalla lingua sciolta, ma affetto da improvvisi attacchi di malinconia e di insofferenza verso la propria “professione”; l’uomo, confuso e convinto di voler fuggire definitivamente dalla routine e dalla frenesia cittadina. Ne scaturisce un incontro grottesco, ironico e tagliente in cui emergono le ansie e le preoccupazioni, ma anche le confortevoli velleità, del nostro tempo. Al seguito della Solitudine, l’uomo si accinge ad abbandonare il proprio tempo per approdare in un luogo di “estrema solitudine ed eterno silenzio”/. Un dubbio improvviso, tuttavia, lo blocca e gli fa pronunciare una domanda scomoda.