Sinossi *: Il film è la biografia di Edoardo Bennato.
Nei primi anni sessanta il giovane Edoardo riesce a fare qualsiasi cosa meglio di chiunque altro della sua età: è un prodigio della musica, il migliore della scuola, il più forte nello sport.
Ma è anche un ribelle. Finito il liceo artistico il giovane cantautore decide di fare sul serio con la musica e inizia a frequentare i corridoi delle case discografiche. Ma il suo stile è troppo innovativo e non piace; iniziano i finti sorrisi dei discografici che per levarselo dalle scatole trovano qualsiasi scusa ”…ritorna domani…magari dopodomani…magari tra un mese!” Ma Edoardo è testardo e alla fine trova un discografico che gli pubblica il suo primo album, che vende solo 2 copie! Il direttore della casa discografica dice ad Edoardo che quelli della Rai hanno detto che la sua voce è sgraziata e che non trasmetteranno mai i suoi brani, perciò è meglio che si laurei e metta su famiglia.
Edoardo invece si mette a cantare e a suonare per la strada come “one man band” con il suo tamburello a pedale, la chitarra a 12 corde, l’armonica ed il kazoo
Suona canzoni punk, il primo in Italia, e viene notato da giovani giornalisti che lo invitano ad un grande festival musicale. Edoardo si esibisce al festival davanti a migliaia di persone che impazziscono per lui cantando ogni sua canzone. Arrivano le prime vendite del primo album a cui, visto il successo, segue subito un altro.
Siamo nei primi anni 70 e Edoardo inizia a girare l’Italia con il suo primo tour: siamo negli “anni di piombo” . Ogni concerto è organizzato da studenti ed è sempre molto complicato farsi pagare. Più Edoardo diventa famoso, più i suoi problemi crescono . Ai suo concerti partecipano anche gli “autonomi” e gli “autoriduttori” con i quali Edoardo e il suo team combattono vere e proprie battaglie. Ma arriva il 1978, anno in cui Edoardo concepisce un album che si rifà alla favola di Pinocchio, “Burattino senza fili”; e per Edoardo arriva il vero grande successo. Da lì a poco inizierà , primo in Italia, a riempire gli stadi.
Gli anni 80 e gli ani 90 consacrano Bennato come uno dei migliori Artisti italiani di sempre
Il film finisce ai giorni nostri dove seguiamo Edoardo Bennato che si accinge a salire sul palco di un altro concerto e, nello stesso tempo, a suggellare l’ipotesi ‘scherzosa’ che Bennato sia un marziano, come riferiscono tutti gli amici intervistati, da Alex Britti a Carlo Conti, Clementino, Dori Ghezzi, Mogol, Giancarlo Leone, Leo Gassmann, Leonardo Pieraccioni, Jovanotti, Ligabue, Marco Giallini, Max Pezzali, Neri Marcorè, Paolo Conte, Paolo Giordano, Stefano Mannucci e molti altri.