Sinossi *: Per anni ci hanno detto che la globalizzazione economica ha reso obsoleti gli stati nazionali, che il potere globale è ora nelle mani di istituzioni anonime come l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) e la Banca mondiale, che la forza principale all’opera nel mondo è il libero mercato e più in generale che l’impero è stato “deterritorializzato” a favore di forme più amorfe di controllo politico.
Questa storia, però, ignora quella che è una delle forze più influenti al mondo, e lo era da molto prima dei conflitti post-11 settembre: quella militare.
Nel corso dell’ultimo secolo gli Stati Uniti hanno silenziosamente tessuto una ragnatela globale di basi militari senza precedenti nella storia. Oggi queste ammontano a più di 700, in almeno 100 paesi.
Nessun continente ne è risparmiato. Sono uno dei pilastri del sistema globale e allo stesso tempo uno dei suoi aspetti meno conosciuti. Hanno cambiato la vita di milioni di persone eppure rimangono un
mistero per i più.
Perché paesi come la Germania, l’Italia e il Giappone - più di 60 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale e quasi 20 anni dopo la fine della Guerra Fredda - ospitano ancora centinaia di basi militari e decine di migliaia di soldati statunitensi? Qual è il ruolo delle basi nella difesa dell’egemonia USA nel mondo? Una presenza militare globale è l’ultima risorsa di un impero economicamente, politicamente e culturalmente in declino? Che impatto hanno queste basi sulla vita delle popolazioni locali e come interagiscono queste ultime con i loro vicini in divisa?
Risponderemo a queste e ad altre cruciali domande sia attraverso le parole di intellettuali di spicco, esperti del tema, leader politici e militari, ex ufficiali della CIA e del governo USA, filosofi ed attivisti - Noam Chomsky, Gore Vidal, Chalmers Johnson e altri - sia attraverso le storie scioccanti ma spesso illuminanti di coloro che sono toccati in prima
persona dalla presenza delle basi: i cittadini di Vicenza che lottano contro la costruzione di una nuova base militare a pochi passi dal centro della città; le numerose donne giapponesi brutalizzate dai
soldati americani stanziati a Okinawa; gli abitanti dell’isola di Diego Garcia, nell’Oceano Indiano, cacciati dalla loro terra per far spazio a una base militare statunitense; i vari movimenti in Europa e in Asia che si battono per un mondo senza basi e senza guerra; senza dimenticare gli uomini e le donne che spesso vengono spediti a prestare servizio in paesi lontani senza sapere cosa li aspetterà.
Note:
PASSAGGI TELEVISIVI 2010/2011: Italy (FOX Italy), Finland (YLE), Poland (TVP), Slovenia (RTV), Spain (ETB: Basque language exclusive; Castilian language non-exclusive), Estonia (ERR), Middle East (Al Jazeera: Arab language only), Portugal (TVI: cable), Belgium (Acht TV: cable), Iran (IRIB), World non-exclusive (Press TV; Russia Today), Canal Historia 2012.