Sinossi *: Luca Donnini gira senza meta, non cerca, eppure trova; egli, eleggendo passo dopo passo una spiaggia, una stazione di posta, una finestra, una nicchia, un viso, un incedere, una voce, trasforma Genova in una soglia dalla quale è possibile cadere nella tentazione di appropriarsi del mondo con un solo colpo d’occhio. L’ostinazione della pratica strappa alla casualità di questi incontri, porzioni di ordine che costruiscono questo film-collana. Da qualche parte inizia e da qualche parte finisce. “Voglio conservare questo momento fantastico!” dice qualcuno armato di macchina fotografica.