Fondazione Fare Cinema
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locandina di "'78 - Vai Piano ma Vinci"

Cast

Con:
Daniele Ronco (Pier Felice, il Rapito)
Gianmarco Aragno (Giors, il Padre)
Juan Carlos Cid Esposito (Rapinatore)

Soggetto:
Alice Filippi

Sceneggiatura:
Alice Filippi

Musiche:
Marco Cascone

Montaggio:
Emanuele Brescini

Costumi:
Veriana Bonelli

Scenografia:
Luisa Iemma

Fotografia:
Timothy Aliprandi

Suono:
Giovanni Corona

Produttore:
Roberta Trovato

Trucco:
Alice Pistoi

Direttore di Produzione:
Michela Sessa

'78 - Vai Piano ma Vinci


Regia: Alice Filippi
Anno di produzione: 2017
Durata: 52'
Tipologia: documentario
Genere: criminalità/docufiction/storico
Paese: Italia
Produzione: MoWe
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: Red
Formato di proiezione: DCP, colore
Ufficio Stampa: Manzo Piccirillo
Titolo originale: '78 - Vai Piano ma Vinci
Altri titoli: 78 - Chi Entra chi Esce

Recensioni di :
- TFF35 - '78 VAI PIANO MA VINCI, il rapimento Filippi

Sinossi: 1978. Pier Felice Filippi aveva 23 anni, fu rapito dalla ‘ndrangheta. Dopo 76 giorni di prigionia riuscì a liberarsi, a fuggire, e far arrestare i suoi rapitori. Attraverso il racconto diretto del protagonista, della famiglia e degli investigatori, ricostruiamo la prigionia e la pianificazione della fuga di Pier Felice. In parallelo, grazie alle registrazioni originali delle telefonate coi rapitori, rivivremo la battaglia di un padre nel tentativo di restituire la libertà al figlio, con mezzi leciti e… non solo. Pier Felice sa che sta per affrontare la sfida più importante della sua vita ma è una gara che dovrà correre andando più piano possibile, mantenendo lucidità e freddezza. "Vai piano ma vinci" ripeteva sempre la madre prima di ogni gara, mai come in quei giorni quella raccomandazione gli diede la forza di non arrendersi. Pier Felice era un pilota automobilistico di rally. Appena rapito si finge svenuto, viene caricato nel portabagagli e riesce a mettere a fuoco il percorso dell'auto, capisce di essere vicino Savona e appena ne ha la possibilità cerca di comunicarlo alla famiglia. "I am near sv" sono le prime lettere con cui inizia ogni frase scritta nel biglietto che i rapitori lo costringono a scrivere per convincerli a pagare il riscatto, ma il messaggio criptato in verticale non verrà colto né dalla famiglia né dagli investigatori. Trascorrono i giorni, Pier Felice è guardato a vista, perde la cognizione del tempo e dello spazio ma non la lucidità per incastrare uno ad uno i pezzi del puzzle che lo condurranno verso la libertà. La famiglia Filippi aveva già vissuto il dramma della perdita di un figlio, Giancarlo, fratello maggiore di Pier Felice. Sono trascorsi 24 mesi. Pier Felice non lo sa, ma il giorno dell'anniversario di quel drammatico incidente è lo stesso in cui riuscirà a mettere fine alla sua prigionia. Questa, è la storia della sua fuga.

Sito Web: http://

"'78 - Vai Piano ma Vinci" è stato sostenuto da:
Film Commission Torino Piemonte
Piemonte Doc Film Fund: 15.000 euro (Fase di produzione)
Regione Piemonte
MIBACT


Note:
Docu-film opera prima della regista piemontese Alice Filippi prodotto da Roberta Trovato per la Mowe , con il sostegno del MIBACT e dal Piemonte Doc Film Fund.
1978-2018. A 40 anni dall’anniversario, la figlia trasforma la storia del padre in un film, facendo rivivere quei giorni attraverso un doppio sguardo. Da un lato i racconti del protagonista, accompagnati da attente ricostruzioni, e dall’altro l’angoscia di Giors, padre del rapito, attraverso la “negoziazione” con i rapitori, documentata dalle registrazioni originali.
Girato con la RED in cinemascope, è un documentario che usa un linguaggio narrativo inusuale, al confine tra documentario “tradizionale” ed un vero e proprio film. La giovane regista ha colto l’occasione di sperimentare raccontando una vicenda intima, familiare utilizzando un linguaggio registico ed autoriale molto personale ed identificativo.
Le ricostruzioni ambientate nella provincia di Cuneo degli anni ’70 sono il fulcro del film raccontate dallo stesso protagonista e arricchite dalle testimonianze di chi ha partecipato attivamente alle indagini. Tra le interviste c’è anche il punto di vista della ‘ndrangheta grazie alla testimonianza di un collaboratore di giustizia che vive sotto protezione, legato strettamente ai rapitori che parteciparono al sequestro.
“VAI PIANO MA VINCI”, è la frase che gli diceva sempre sua madre prima di un rally (Pier Felice è stato campione italiano di Rally), voleva dire “usa tutta la tua intelligenza per dare il meglio di te, non rischiare, ma cerca sempre di vincere”. Nel momento di una fuga il primo istinto è quello di cercare di scappare subito, Pier Felice invece è rimasto lucido e ha aspettato il momento opportuno per raggiungere la vittoria più bella della sua vita.


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