Sinossi *:
Il giorno della Festa del Redentore un gruppo di ragazzi si ritrova a vedere i fuochi in barca, il cielo di Venezia gradualmente si colora. Tornano in mente i rave party del 7 ottobre 2023 in Israele dove i fuochi d’artificio diventavano bombe. È lo spettacolo della realtà, gradualmente la musica sale e la realtà si sgretola. Appaiono le immagini della prima guerra del golfo. All’epoca avevo due anni e ricordo soltanto dei colori verdi in tv. Poco dopo le barche hanno salpato e navigato fino all’isola del lido che io conoscevo soltanto per la Mostra del Cinema. Ho dormito in spiaggia stremata all’ombra di un rave party. Ho solo un eco di una musica che affiora leggermente, piano piano tutti i ricordi sono svaniti. È la storia del ritorno a casa e la possibilità dell’oblio. Ho camminato nell’alba perdendomi per Venezia, dove gli altri erano turisti delle proprie vite. In assenza di contatto fisico con la guerra come possiamo averne un’immagine definita? Cosa succede quando smettiamo di filmare ed iniziamo a vivere? Di quante realtà possiamo parallele possiamo vivere?



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