Sinossi *: Un masso esplode. Una donna anziana seduta al tavolo di casa ignora chi ha appena suonato il campanello. Un uomo, Giuliano, sta facendo giardinaggio con la figlia di tre anni: ha appena ricevuto una notizia destabilizzante. Barbara se ne è andata. Abbandona lui e la loro figlia. Non si sente più al suo posto, non si sente adeguata, nessun istinto materno le viene in aiuto. Si tira fuori. Barbara sparisce senza lasciar tracce. Giuliano è così stordito che fa finta di niente, continua a far giardinaggio. Inizialmente Barbara si sente sollevata, più libera, con l’impressione di aver di nuovo in mano le redini della sua vita. Arriva pure a negare di essere mai stata madre con il nuovo collega di lavoro. Ma emergono anche le fragilità di cui non riesce a liberarsi. Come il fatto di non poter fare a meno di suonare alla porta della madre, anche se questa sistematicamente non le risponde. Giuliano inizialmente è sospeso. Come faccio adesso? Il lavoro, la figlia? Poi è galvanizzato rendendosi conto che può farcela. Difende la compagna, ammira la sua franchezza ed immagina - a lungo termine, passata la crisi- un suo ritorno. Pian piano però si rende conto che questo non avverrà e sale la rabbia. Il fatto che Barbara abbia deciso da sola di scendere dal treno-famiglia, di non averlo coinvolto, lo rivolta. Cerca una donna-potenziale-madre-di sua-figlia ad ogni costo e nel contempo tenta di smuovere Barbara mandandole degli MMS della figlia. Sensazioni contradditorie assalgono anche Barbara. Sarebbe stata più dannosa restando o partendo? Cosa stand facendo adesso? Saranno passati ad altro? Persone dal passato e del futuro spingeranno Barbara verso una forma di vita e un modo di relazionarsi per lei accettabili, mentre Giuliano fa il lutto di un ritorno e riesce a prendere in mano la sua vita e quella della figlia, al di là delle donne che potrebbe incontrare, inventandosi un nuovo equilibrio.