Sinossi *: C’è stato un momento, a metà degli anni ’60 del XX secolo, in cui una azienda italiana ebbe l’occasione di guidare la rivoluzione informatica mondiale, 10 anni prima dei ragazzi della Silicon Valley: Steve Jobs e Bill Gates. Una rivoluzione tecnologica che aveva le sue radici in una rivoluzione culturale e sociale, in un modello industriale pensato al di là di Socialismo e Capitalismo, che il suo promotore, Adriano Olivetti, aveva cominciato a sperimentare sin dagli anni ’30 a Ivrea, in provincia di Torino. La Olivetti arrivò ad essere la più grande azienda italiana, con il maggior successo commerciale internazionale, capace di coprire un terzo del mercato mondiale del suo settore. Una multinazionale atipica: con un forte radicamento territoriale, caratterizzata da politiche sociali avveniristiche, formazione permanente e attività culturali di respiro internazionale, che furono il segreto del suo successo commerciale e non la conseguenza filantropica o mecenatistica dei suoi profitti. Come nacque tale modello imprenditoriale? In che consisteva il suo stile gestionale, pensato all’insegna della socializzazione delle conoscenze e della responsabilità sociale dell’impresa? che promuoveva un modello alternativo di società? e che condusse alle soglie della più grande occasione industriale che l’Italia abbia mai avuto?
Note:
Prima parte: Alle origini di un modello, 72min.
Seconda parte Il modello comunitario concreto, 72 min.