Sinossi *:
Giovanni è educatore presso un centro di adolescenti che vivono la disabilità ed è alle prese con un progetto piuttosto ambizioso: la realizzazione di un filmino fantascientifico dal titolo “I nostri sogni”. È un progetto che ha messo in piedi insieme agli altri educatori e ai genitori dei ragazzi, un grande set allestito nel giardino del centro adolescenziale.
Le difficoltà sono tante, a partire proprio dai ragazzi che non vogliono collaborare, specialmente Federica che si chiude in un muro d’isolamento. Giovanni cerca sostegno dai genitori e soprattutto dai colleghi, come sua moglie Giulia, psicologa. Tuttavia le cose si fanno più difficili quando Giovanni incontra Francesco, il padre di Federica, che lo informa che la figlia non vuole più partecipare al progetto.
Amareggiato e piuttosto in crisi, Giovanni si confida ancora con Giulia interrogandosi se sia adatto a fare quel lavoro. Ma la psicologa lo invita a cambiare prospettiva: non possiamo prendere sulle spalle le fatiche di tutto il mondo, possiamo solo stare vicino ai ragazzi e promettere ai loro genitori una speranza per il futuro.
Giovanni si presenta allora a casa di Federica, chiedendo di poter parlare con la ragazza. Dopo un momento di difficoltà per fare breccia nel muro di Federica, Giovanni gli spiega cosa sia davvero “il Pianeta dei Sogni”. È un luogo dove tutto ciò che abbiamo di più caro ci attende; come sua moglie Giulia. Infatti solo ora comprendiamo che Giovanni è vedovo, ma che la memoria di sua moglie continua a fargli compagnia e guidarlo nelle difficoltà. Giovanni vuole tornare sul Pianeta dei Sogni, ma vuole andarci anche con Federica, perché le vuole bene. Allora la ragazza accetta. Il filmino riparte, il Superbus sfreccia nello spazio! Viaggiano tutti partecipando entusiasti all’avventura, diretti al Pianeta dove li attende ciò che hanno di più caro.



Note:
Laboratorio di storytelling realizzato dal gruppo creativo di Elive Production per FMRI Onlus, la Federazione Malattie Rare Infantili con la partecipazione di Ettore Bassi. Dedicato a un gruppo di adolescenti che grazie ad un percorso formativo ha potuto mettere a frutto i propri talenti attraverso la realtà virtuale e i nuovi linguaggi dell’audiovisivo.

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