Recensioni di :
-
Roberta Torre a Locarno con due documentari "pasoliniani"Sinossi *: Tiburtinoterzo è come una riserva indiana, così dice Daniele er porpo, per descrivere il suo quartiere. E il Tiburtinoterzo noto quartiere popolare di Roma, è davvero una riserva indiana, dove vivono Daniele, Jari, Emilianino, Massimo e Robertino, ragazzi di vita con il mito della bella vita fatta di soldi facili, cocaina a fiumi e notti passate sul raccordo a guidare senza meta. Sullo sfondo Roma e le sue tante strade, il suo presente e futuro carico di aspettative. Come un miraggio.
È un mondo dove il futuro è il tempo che non si sa se verrà mai, dove solo il presente vale e tutto deve essere qui e ora, bruciato in fretta e poi di nuovo a correre sul raccordo.
In questa corsa verso non si sa dove i nostri si raccontano, ridono, piangono aspettano, pensano ai sogni di ragazzini e alle aspettative da uomini, alle rapine, alle donne, alle partite di pallone che si facevano da bambini, solo uno o due anni prima. Ora che la galera è una delle possibilità l’altra non si sa bene quale sia. Questi ragazzi di vita, alle soglie del terzo millennio, poco e molto hanno in comune con quelli che il poeta Pierpaolo Pasolini ci raccontava nei suoi film e nei suoi libri.
Ma qualcuno di loro lo conosce e se n’è fatto un’idea precisa, come Daniele: "
Pasolini sì che è stato un bello stratega… lui aveva già previsto tutto… peccato che poi c’è rimasto impicciato…"