Recensioni di :
- ViaEmili@DocFest 2015 - Scoprendo "La Bella Virginia al Bagno"


Sinossi *:
"La Bella Virginia al Bagno" è un numero d'imbonimento che veniva fatto nelle fiere mercantili di fine '800... per un soldo si poteva scoprire cosa racchiudeva d'avvero il tendone delle meraviglie. Gioco, stupore, curiosità, un pizzico di furbizia e tanta voglia di divertirsi, gli ingredienti base dello spettacolo viaggiante.
Il documentario è la storia di questo mondo magico e affascinante: la Fiera, il Circo, il Lunapark. Uno sguardo dietro le quinte, nelle vite di questi antichi fabbricanti di sogni, le loro vecchie fortune e il loro precario presente.
A raccontarlo è l'autrice stessa, da un punto di vista unico e particolare. Eleonora Marino infatti appartiene ad una grande famiglia di “viaggiatori”, con lei però la tradizione si è interrotta. Decide così di intraprendere un viaggio alla riscoperta di quelle origini, di un mondo fantastico che lei ha conosciuto solo a metà.
Un racconto dove si intrecciano biografia e storia collettiva tracciando così l'evoluzione dello spettacolo popolare di piazza, dall'inizio del Novecento fino ai giorni nostri.

Cast

Con:
Rossana Castagnoli
Canio Marino
Alga Castagnoli
Claudio Castagnoli
Cesare Calzolai

Soggetto:
Eleonora Marino
Stefano Sotgia

Sceneggiatura:
Eleonora Marino (Finalista al Premio Solinas Documentario per il Cinema 2009)
Stefano Sotgia (Finalista al Premio Solinas Documentario per il Cinema 2009)

Musiche:
Perez

Montaggio:
Tommaso Valente

Fotografia:
Leonardo Cestari
Peter Ranalli

Suono:
Cristiano Ciccone (Montaggio)

Produttore:
Eleonora Marino

Animazioni:
Alessandro Latrofa

Operatore Aggiunto:
Sergio Lo Cascio

Operatore Aggiunto:
Carlo De Domenico

TRAILER

FOTO


NOTIZIE 'La Bella Virginia al Bagno'



Note:
Sguardo cinematografico
Raccontare la storia dello spettacolo viaggiante porta quasi naturalmente ad utilizzare aggettivi come “meraviglioso”, “incredibile”, “stupefacente”. Il documentario cerca di ricreare l’atmosfera di magica irrealtà che è propria dello spettacolo viaggiante: le luci delle giostre, il fascino ipnotico delle musiche, l’adrenalina delle montagne russe. E subito dopo, mostrarne il lato nascosto: la fatica degli operai, la stanchezza alla fine della giornata, il perenne spostamento. Il passato rivive grazie al grande utilizzo del materiale d’archivio e di musiche suggestive che agganciano lo spettatore ad un momento storico che non esiste più. Il montaggio del film ha il compito di gestire tre differenti livelli del racconto: la rievocazione di quegli anni; le testimonianze; il lato più intimo del racconto, quello che mi tocca personalmente.

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