Sinossi *: Il 16 settembre 2022 è morta Mahsa Amini. Aveva solo 22 anni.
Era sotto la custodia della Polizia Morale iraniana dopo essere stata arrestata per l’utilizzo scorretto dello hijab (velo) che lasciava intravedere delle ciocche di capelli.
Il 15 agosto scorso il presidente iraniano ultraconservatore Ebrahim Raisi ha firmato un decreto che inasprisce l’obbligo di utilizzo dello hijab, ma la legge sui codici di abbigliamento è in vigore già dai tempi della Rivoluzione del 1979.
Oggi in Iran per le donne è severamente vietato mostrare i capelli, il collo e le spalle e per coloro che non rispettano questo decreto è previsto l’utilizzo della tecnologia per il riconoscimento facciale. Alle donne è impedito di fare il bagno al mare e al lago, ballare o cantare se non accompagnate nel duetto da un uomo, avere pari opportunità di accesso alle posizioni lavorative dei concittadini maschi e viaggiare all’estero se non accompagnate dal marito.
Dalla morte di Mahsa Amini in tutto il Paese sono esplose proteste contro il regime e attualmente si contano almeno 201 vittime e migliaia di arresti arbitrari. Non conosciamo i numeri precisi perché il governo iraniano ha disposto il blocco della rete internet per arginare il dilagare delle informazioni.
«Siate la nostra voce» è la richiesta d’aiuto delle donne iraniane e noi ragazzi della troupe - in quanto aspiranti cineasti - abbiamo voluto provare a darle risonanza tramite il linguaggio che più ci rappresenta: “La donna svelata” è un cortometraggio per Mahsa Amini (22 anni), Hadith Najafi (20 anni), Nika Shakarami (16 anni), Sarina Esmailzadeh (16 anni) e per tutte le donne e gli uomini iraniani che hanno pagato con la vita la rivendicazione della loro libertà di scelta.