Sinossi *: Il documentario racconta le gesta del Vate, una delle figure di maggior rilievo della vita artistica, politica e militare italiana, negli anni a cavallo tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900.
Sono anni tumultuosi, durante i quali le tragiche vicende della storia si alternano al progresso sociale e allo sviluppo tecnologico.
D’Annunzio, uomo della modernità, incarna perfettamente lo spirito di quegli anni, di quel secolo proteso, fiducioso, verso il futuro, il progresso, il benessere.
Il Vate, come fu soprannominato, è stato scrittore, giornalista, poeta, drammaturgo, militare e politico. Fu uno dei più illustri rappresentanti del Decadentismo italiano ed eroe di guerra.
Come letterato fu "eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana…" e come politico lasciò un segno sulla sua epoca e una influenza sugli eventi che gli sarebbero succeduti.
Il Vittoriale, la cittadella monumentale costruita su un colle che domina il lago di Garda e che conserva le testimonianze del “vivere inimitabile” di Gabriele D’Annunzio, è l’unità spazio temporale del documentario.
La casa del Poeta, l’Archivio, il Parco, l’anfiteatro, il Mausoleo, gli ambienti che descrivono il D’Annunzio “segreto”.
Sono i luoghi da cui Giordano Bruno Guerri ci introduce alla storia di Gabriele D’Annunzio. Una narrazione affascinante e ricca di dettagliate informazioni che, attraverso una serie di capitoli, abbraccia l’intera, avventurosa vita dell’”Amante guerriero”.
Il suo rapporto con l’arte e quello con le donne. La sua attività politica e le imprese militari. Fino al rapporto con Mussolini che lo ammira e lo teme al tempo stesso e che, forse anche per poterlo tenere sotto controllo, gli offre il Vittoriale come ultima dimora, il luogo dove passare gli ultimi anni della sua vita.