Sinossi *: Attiva tra il 1918 e il 1990, l’amiantifera di Balangero è oggi al centro di un esteso progetto di bonifica. Si presenta come un territorio sospeso in cui i segni ancora leggibili legati all’intensa attività estrattiva durata oltre ottant’anni convivono con le tracce di un progressivo inselvatichimento e la ricomparsa sia naturale che indotta di diverse specie vegetali e animali. La montagna magica analizza la fitta rete di relazioni tra uomo e territorio, un vero e proprio ecosistema che si estende dalla cava fino ai piccoli centri abitati alle sue pendici. Nell’opera confluiscono l’immaginario onirico di chi oggi abita a ridosso dell’ex-cava, il processo di colonizzazione dei terreni contaminati da parte di piante e licheni e le suggestioni all’origine della storia stessa dell’utilizzo dell’amianto, minerale che fin dai tempi antichi è stato considerato magico per le sue straordinarie proprietà ignifughe. La delicata fase di transizione in atto contrappone un passato recente segnato da alcune delle vicende più complesse della storia industriale italiana a una futura riconversione volta sia all’autosufficienza produttiva che alla restituzione di ampie area della montagna, ad oggi inaccessibili, alle comunità che la circondano.
Note:
Video installazione 4 canali.
Con (in ordine di apparizione): Caterina Cerva Pedrin, Mario Giacomin Potachin, Marco Picca Piccon, Irene Damiano, Paul Leon Allaire, Gian Carlo Bertellino, Sergio Favero Longo, Gian Mauro Salot, Ivan Cavalli, Martina Sette, Sabrina Scolari, Mariagrazia Luiso
E con: Roberto Chiesa, Lorenzo degli Espositi, Alessandra degli Espositi, Federica dell’Omo, Daniela Dhampiraj, Sara Ferrando, Bruna Garofoli, Fabrizio Cat Genova, Virginia Coletti Grancia, Roberto Macario, Domenica Mangialardo, Graziella Martini, Raffaele Rudi Mazzotta, Federico Picca Piccon, Renato Quercia, Rosangela Vietti Ramus, Marina Vietti Ramus, Sergio Ruo Ruich, Andrea Telesca.
Materiali tecnici: L’Altauro, Labbash, Warshad Film, Panalight, Nova Rollfilm,