Sinossi *: La Scultura, scritto da Mauro John Capece e Corinna Coroneo, parla di amore, di arte calpestata, di Prostituzione e della situazione dell'Arte in Europa. Il Film è un film ambientato in Italia nella contemporaneità.
Le vicende del film traggono spunto da un percorso esistenziale inversamente proporzionale che i due protagonisti della vicenda, Mosè e Korinne, compiono nel momento in cui le loro vite si incrociano.
Mosè è uno scultore dal grande talento che, pur essendo assorbito dalla propria arte, sperimenta ogni giorno quanto sia difficile sopravvivere da artista in Italia.
Egli, sulla soglia del lastrico economico, decide di affittare una stanza della sua casa a Korinne, donna affascinante, elegante e silenziosa, che per vivere fa la escort. Korinne è profondamente e serenamente convinta che il denaro facile e la bellezza estetica siano lo scopo primario dell'esistenza.
L'incontro tra Mosè e Korinne sfocia in una love story che cambierà le loro vite per sempre. Mosè decide di seguire la strada di Korinne, ossia prostituirsi per un guadagno facile e migliore, giungendo ad incontrare una morte violenta e immotivata (è infatti brutalmente picchiato da due criminali che detengono il controllo della prostituzione nella zona in cui l’uomo decide di “battere”).
Korinne invece scopre il fascino dell'arte e, soprattutto, si avvicina sempre di più a quell'ideale di vita ascetica e meditativa nella quale Mosè l’ha dolcemente indotta e avvicinata. La Scultura giunge a sottolineare come un incontro tra esistenze possa essere fatale e determinante.