Sinossi *:
Enzo Baroni è sempre stato un uomo buono, forse troppo, uno che quando gli mettono i piedi in testa risponde con un sorriso ma dentro lo avvolge un velo di tristezza. Poi, un giorno, qualcosa gli stravolge la vita ed Enzo sparisce per mesi. Quando torna perfino la moglie fatica a riconoscerlo: indossa un mundu indiano, ha la barba lunga e l’aria serafica di un santone. Nessuno sa dove sia stato, ma ora che ha questo aspetto, gli abitanti del quartiere sembrano ascoltarlo, anzi, pendono dalle sue labbra: le vecchie frasi di saggezza popolare romana a cui lui affidava da una vita la sua genuina ironia, ora le ascoltano con la devozione che si riserva alle massime di acuta profondità. Queste e una fortuita serie di coincidenze trasformano Enzo in un guru di quartiere, prima, e di tutta Roma, poi. In poco tempo diventa per tutti “il santone di Centocelle”.
Le uniche che non gli credono - e che lo rivogliono come era prima - sono la moglie Teresa e la figlia adolescente, Novella; per loro Enzo andava benissimo anche senza dispensare profondi aforismi.

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