Sinossi *: "Voglio un film pazzo". E' Rotella che si rivolge a Mimmo Calopresti durante le riprese del film "L'ora della lucertola". Il titolo prende avvio da una tradizione popolare calabrese e del sud in genere, e dalla raccomandazione che la madre di Rotella faceva all'artista nella Catanzaro degli anni Venti, di non uscire negli assolati pomeriggi estivi. Il documentario č una lunga confessione dove, l'ottantacinquenne maestro del decollage si racconta, tra l'ironico e l'esistenziale, sotto un cielo plumbeo milanese che trasuda pioggia e malinconia. Narrazione resa lieve e piacevole dal linguaggio di Calopresti.
Note:
Il regista si avvale della tecnologia digitale, articolando un particolare linguaggio filmico caratterizzato dalla fotografia pop di Paolo Ferrari. L'opera si arricchisce di alcuni insert storico-documentari, del lungo percorso artistico di Rotella e della sua originale esistenza che ispirņ il film "Un americano a Roma". Fluida materia visiva e narrativa, il film si avvale dei ritmi house di Claudio Coccoluto e dalle ambientazioni jazz del disco "Rotella Variation", segnate dalle firme di Enrico Rava e Tiziana Ghiglioni.