Sinossi *: Dal gennaio 2002 otto marinai, quattro egiziani e quattro indonesiani, non ricevono alcun salario e vivono intrappolati all’interno della loro enorme prigione di 28mila tonnellate: la motonave Kawkab. L'armatore li ha abbandonati e da quasi due anni sono in attesa che la sezione lavoro del Tribunale di Venezia riconosca loro il diritto a ricevere i salari dei mesi arretrati. La vita dentro la Kawkab è quasi impossibile: l’elettricità è vincolata all’accensione di un generatore a gasolio, il riscaldamento è affidato a piccole stufette nelle cabine, il cibo e l’acqua arrivano dalla Caritas, dal Comune o dalla Croce Rossa, la cucina è quasi inservibile e le condizioni igieniche sono al limite della sopportabilità.
Note:
Nell’estate del 2001 la nave battente bandiera egiziana Kawkab è costretta a restare ormeggiata al Porto di Marghera. Il suo armatore, dopo aver sospeso il pagamento degli stipendi, è sparito nel nulla, lasciando di fatto l'equipaggio prigioniero di uno ‘shore pass’ che consente ai marinai di scendere a terra per un massimo di due ore al giorno, appena sufficienti a nutrirsi alla mensa della Caritas della città.