Sinossi *: I fatti narrati in "" si collocano, tra gli anni ’80 ed oggi, in un paese dell’entroterra di Sicilia.
All’interno di questo arco temporale, si racconta la vita di una famiglia e del suo rapporto con la terra che è lavoro, fonte di sussistenza e di vita. Questo rapporto, forte e pieno di contrasti, duro e passionale, emerge attraverso l’esperienza di vita di un bambino - Mario, e poi attraverso i suoi ricordi e i conflitti interiori di uomo adulto a cui vita si svolge in città, a Palermo. La morte della nonna Angela (figura di forte riferimento per il protagonista) ed un amore inaspettato, saranno un motivo scatenante nella rielaborazione del passato di Mario, in cui si nasconde un segreto.
Ed é proprio il segreto che Mario si porta dentro che lo allontanerà dalla famiglia, dalla madre e dalle sue origini.
È quasi estate. Mario viene avvisato dalla madre che il tetto della vecchia casa di campagna è crollato e che Giuseppe tenterà di ricostruirlo. Quella casa di campagna, “la robba”, era già molto vecchia quando Mario era piccolo e ricorda che già pioveva dentro tutte le volte che col padre ed il fratello Giuseppe si erano riparati o dormito di notte.
Il crollo di quel tetto diventa quasi metafora della condizione emotiva di Mario. Mario ritornerà durante quell’estate. Cercherà prima il dialogo e poi la riconciliazione col fratello Giuseppe. La verità è difficile raccontarla, anche ascoltarla. Ma certe verità è come se ognuno, già in fondo, le conoscesse: questa è un’altra assoluta verità.
E arriva un momento che davanti a un crollo, dopo tanto travaglio, se rimaniamo vivi, non ci resta che ricostruire.