I vincitori della 16° edizione del Film Festival della Lessinia
Si è chiusa a Bosco Chiesanuova (Verona) la sedicesima edizione del
Film Festival della Lessinia, l’unica rassegna cinematografica italiana a privilegiare in maniera esclusiva gli aspetti della vita, storia e tradizioni in montagna, escludendo le pellicole dedicate a sport e alpinismo.
Nel corso della cerimonia di premiazione, che si è svolta sabato 28 agosto 2010 al
Teatro Vittoria ed ha avuto come madrina la cantante e presentatrice
Gigliola Cinquetti, la Giuria internazionale ha assegnato il
Gran Premio Lessinia della Comunità Montana della Lessinia – Lessinia d’Oro al film "
Felicità" di
Salomé Aleksi. La regista di Tblisi racconta la storia di Tamara: immigrata in Italia, dove lavora come badante, non riesce a fare ritorno in Georgia quando il marito muore in un incidente stradale. La donna trova comunque il modo di partecipare alle esequie del proprio caro.
"
Una drammatica questione sociale trattata con sensibilità, ironia e originali invenzioni narrative. Il film racconta un fenomeno di stretta attualità" – si legge nel verbale della Giuria" –:
l’emorragia demografica prevalentemente femminile (molte donne svolgono il lavoro di badanti in Italia e in Grecia) è una piaga che sta mettendo in ginocchio le zone rurali e montane della Georgia. La giuria ha particolarmente apprezzato il livello tecnico di realizzazione, la regia e la direzione degli attori. Il film riesce ad emozionare e sollecita gli spettatori a riflettere su questioni fondamentali come l’amore, la vita e la morte".
A ritirare il riconoscimento a nome della regista georgiana è intervenuta
Tamara Vovcenco, badante in Italia che ha vissuto una storia analoga a quella raccontata nel film.
Il
Premio del Comune di Bosco Chiesanuova - Lessinia d’Argento è andato all'opera"
Himalaya, le chemin du ciel" della regista francese
Marianne Chaud. “
Uno sguardo delicato ed empatico sulle aspettative, i sogni e la vita dei bambini buddisti che abbracciano la vita religiosa nelle comunità monastiche sulle montagne dello Zanskar "– è la motivazione data dalla Giuria –. "
L’efficacia del documentario è dovuta da un alto alla sensibilità della regista che per motivi di studio e scelta personale trascorre buona parte dell’anno nell’Himalaya indiano, ma è soprattutto la straordinaria personalità del giovanissimo protagonista a conferire unicità all’opera".
Gli altri riconoscimenti del ricco palmarès del Film Festival 2010 sono andati ad altre 11 pellicole tra le 26 ammesse a partecipare al concorso. Il
Premio del Curatorium Cimbricum Veronense per le lingue e le culture minoritarie è stato attribuito a
Sandro Gastinelli e
Marzia Pellegrino con "
A la vita!". Quale migliore opera riguardante l’identità culturale di montagna, il
Premio della Regione Veneto è stato consegnato ai registi
Vano Arsenishvili e
Nino Orjonikidze, autori del film "
Altzaney".
È andato invece al regista
Philipp J. Pamer, con "
Bergblut", il
Premio della Provincia di Verona che riconosce la miglior opera riguardante la “storia in montagna”. Come miglior film dedicato ai Monti Lessini veronesi, la Giuria internazionale dell'edizione 2010 ha attribuito il
Premio Lessinia a "
Se Milagres desejais" di
André Constantin e
Nivaldo Pereira. Come miglior documentario naturalistico il
Premio del Parco Naturale della Lessinia è andato a "
Wilde Pyrenäen – Berge des Lichts" di
Jürgen Eichinger. Il cortometraggio d'animazione "
Urs" di
Moritz Mayerhofer ha vinto il
Premio
della giuria. Una
Menzione Speciale è andata al reportage "
La yerbabuena – Comunidad in Resistencia" di
Nicolas Défossé. L'opera "
La natura" che cura di
Michael Wachtler ha ottenuto il
Premio Speciale della Cassa Rurale Bassa Vallagarina. Il giovane regista che ha ricevuto il
Premio Speciale alla memoria di Mario Pigozzi e Piero Piazzola è "
Anush Hamzehian" con "
La main et la voix". Il
Premio del pubblico del XVI Film Festival della Lessinia è stato consegnato a "
Bergblut" di
Philipp J. Pamer. Il
Premio della Giuria dei bambini è andato alla serie di cartoni animati che hanno spopolato in Russia: "
Masha i medved".
29/08/2010, 10:27