FESTIVAL DI TORINO - Tornano in scena "I più grandi di tutti"
Da novità assoluta nel panorama rock italiano a disoccupati a tempo pieno. A distanza di una quindicina d'anni, i componenti della band del livornese "Pluto", si trovano a dover fare i conti con la realtà: il batterista stenta a trovare lavoro, la bassista fa la mantenuta, il cantante è sempre al verde e il chitarrista, vero talento del gruppo, è finito in una fabbrica. I tempi dei concerti, delle copertine e degli album sono ormai passati e nessuno si ricorda più di loro, tranne uno...
Presentato in concorso alla 29a edizione del Torino Film Festival, "
I più grandi di tutti" segna il ritorno di
Carlo Virzì dietro alla macchina da presa. Livorno e la musica, i due grandi amori della vita, sono al centro di un film difficile da inquadrare.
E' sempre brutto e non doveroso fare paragoni, soprattutto se fatti in famiglia, ma nell'opera seconda di Carlo mancano l'ironia e i tempi comici del cinema del fratello Paolo, e molto raramente si è indotti ad una risata convinta.
Partendo da uno spunto davvero interessante, quello della rock band fallita a cui viene data una "seconda possibilità", il regista complica le cose volendo aprire troppe finestre e chiudendone poche, trattando temi quali la malattia e la conflittualità genitore-figlio attraverso personaggi monotòni e situazioni dagli sviluppi scontati.
Convince, e anche tanto, la colonna sonora, firmata dallo stesso
Carlo Virzì, che non solo dona un'identità credibile al gruppo interpretato da
Claudia Pandolfi,
Marco Cocci,
Alessandro Roja e
Dario Cappanera (musicista per professione), ma da l'impressione di potersi far apprezzare anche sconnessa dalle immagini.
01/12/2011, 07:00
Antonio Capellupo