VACANZE DI NATALE A CORTINA - Tradimenti, dispetti e qualche risata
Il Natale è omai alle porte, e nessuna crisi potrà frenare gli italiani dal ripiombare per dieci giorni in quel "circolo vizioso" che è la tradizione, fatta di alberi di natale, presepi, torroni e, inesorabilmente, cine-panettoni.
Attaccato, maltrattato, rivalutato, o difeso, a volte per la sola voglia di andare controcorrente, il cine-panettone è senza ombra di dubbio il più longevo e discusso fenomeno cinematografico italiano, un raro e forse inspiegabile caso, che da ormai 28 anni invade le sale del nostro Paese, ottenendo presenze ed incassi da capogiro.
Dopo aver fatto il giro del mondo,
Neri Parenti torna in Italia, nella Cortina che già undici anni fa fece da sfondo per "Vacanze di Natale 2000". Li, tra alberghi di lusso, macchine di grossa cilindrata e volti noti del piccolo schermo, si intrecciano le vicende dell'avvocato Covelli deciso a riconquistare sua moglie dopo anni di tradimenti, dell'autista Lando detestato dal suo capo e alle prese con un amore impossibile, e di due coppie di parenti in bilico tra l'ostentata ricchezza degli uni e la fortuna sfacciata degli altri.
I difetti, come al solito, non mancano, dalla presenza di personaggi di raccordo buttati nella mischia solo per fare macchietta ad inutili sottolineature verbali per azioni già significative, fino alla massiccia e fine a se stessa presenza di "volti noti".
Totalmente insopportabile è poi l'escalation dei marchi commerciali, e solo l'assenza del prezzo fa si che alcune sequenze non vengano scambiate per degli effettivi spot.
Detto questo, c'è da dire che qualche passo in avanti rispetto al passato è stato fatto. A differenza di tanti precedenti "episodi", questa volta il profilo sembra decisamente più basso (in qualche momento anche troppo), e la commedia appare meno "scoreggiona" e poco giocata sul facile slapstick.
La coppia
De Sica-Ferilli funziona, grazie a dei buoni tempi comici e ad un'alchimia tutta romana e il resto del cast sembra ben assemblato, con
Ivano Marescotti credibile nel ruolo del detestabile businessman, in conflitto con un bravo
Dario Bandiera.
In definitiva, la "sfornata" stagionale potrà sembrare certo insipida sotto vari aspetti, ma non del tutto immangiabile.
E questo è gia qualcosa.
14/12/2011, 20:17
Antonio Capellupo