Fondazione Fare Cinema
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A "Terramatta" l'Efebo d'Argento 2012


A
Scrivere come un contadino che ara il campo, scrivere per fissare la propria storia e la propria identitŕ, scrivere perché i ricordi, le storie, le testimonianze raccontano una Sicilia maledetta, povera, sfortunata, ma ricca di sensazioni, umori, sentimenti, cuore.

Tutto questo č in “Terramatta” il film di Costanza Quatriglio che vince l’Efebo d’argento 2012 Premio Banca Popolare Sant’Angelo. Il premio sarŕ consegnato sabato 10 novembre nel corso della cerimonia dell’Efebo d’oro, il festival di cinema e narrativa giunto alla 34.a edizione, nella Sala Gianbecchina dell’ex Collegio delle Filippine ad Agrigento. Ma questo riconoscimento tutto siciliano si tinge di fortissimi significati.

Il film della giovane regista palermitana nasce dall’incontro con la straordinaria e per molti versi incredibile autobiografia di Vincenzo Rabito, “l’inalfabeto” di Chiaramonte Gulfi che ha raccolto in un minuzioso e ricchissimo canovaccio le sue esperienze di vita da giovane bracciante del Ragusano a “macellaio di uomini” nella prima guerra mondiale, da emigrato coatto in Africa Orientale a minatore nella Germania nazista fino al ritorno e agli opportunismi del dopoguerra italiano, tra afflati comunisti e familismi democristiani mentre intanto cresceva la famiglia e con essa i doveri del Rabito che doveva accumulare per i figli.

“Terramatta” č nato dalla collaborazione di Costanza Quatriglio con la sceneggiatrice e produttrice del film, Chiara Ottaviano, storica ragusana affermatasi all’Universitŕ di Torino nel campo della Teoria e Storia sociale della Comunicazione, e della scrittrice Evelina Santangelo che ha curato per Einaudi l’edizione libraria di “Terra matta”, dando forma e personalitŕ di racconto al fluviale diario di Rabito, trasformando come lei dice radure di storia in brani di linguaggio storico. Una grande operazione giŕ lodatissima ed ora giustamente premiata dall’Efebo agrigentino, fucina di grande cinema.

“Terramatta” sarŕ proiettato stasera alle 20 al cinema Astor di Agrigento nell’ambito della rassegna dei film finalisti.

L’Efebo d’oro 2012 č stato attribuito a Gianni Amelio per la regia de “Il primo uomo” ispirato all’omonima autobiografia di Albert Camus. Il premio per il libro cinematografico dell’anno scelto con il sindacato Nazionale Giornalisti Critici al volume “Il cinema sopra Taormina” a cura di Ninni Panzera edito da La zattera dell’arte.

05/11/2012, 08:59