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FESTIVAL DI ROMA 8 - Valeria Golino: protagonista


Un incontro con la protagonista del film di Marco Simon Puccioni "Come il vento". Una grande interpretazione di valeria Golino anche per chi conosceva personalmente Armida Miserere. I commenti del regista e di Francesco Scianna


FESTIVAL DI ROMA 8 - Valeria Golino: protagonista
Francesco Scianna, Valeria Golino e Chiara Caselli
Valeria come si avvicinata al personaggio di Armida Miserere?
"Non conoscevo Armida fino a quando non me ne ha parlato Marco Simon Puccioni e così mi sono affidata al regista per costruire la personalità di questa donna".

Chi è Armida?
"Armida è una persona complessa e contraddittoria e alcuni lati della sua personalità rimarranno sempre in ombra nonostante questo film. E’ una donna austera e dura".

L’hai mai incontrata?
"Sì, l’ho conosciuta brevemente un anno prima che morisse. Era stato organizzato un piccolo Festival all’interno di un carcere a Sulmona (sede dell’ultimo carcere da lei diretto) dove avrebbero proiettato Respiro. Io sono stata andata e lì l’ho conosciuta anche se per poco tempo. La cosa che mi ha commosso è stata quando mi hanno fatto vedere una fotografia in cui eravamo insieme. In questa foto io l’abbraccio, lei è girata verso di me. Anche se non abbiamo potuto parlare chissà quanto, in quella foto vedo tanta vulnerabilità e allo stesso protezione".

Anche il regista Puccioni commenta i luoghi del suo film e il ricordo di Armida Miserere.
"È stato un film complesso in cui c’è stato un impegno collettivo con tanti luoghi e tanti attori. Ho avuto il sostegno di 5 Regioni, poi anche la Rai e il Mibact. Abbiamo visitato e girato in tanti carceri e devo dire che l’amministrazione penitenziaria ci ha aiutato perché si ricordavano ancora di Armida".

Secondo lei, il pubblico come accoglierà questo film?
"Noi abbiamo cercato di dare una “nostra Armidia”, ovvero secondo una nostra interpretazione e speriamo che il pubblico lo apprezzerà e soprattutto chi l’ha conosciuta e incontrata possa riviverla attraverso il film anche perché è un film in cui si è ricostruito il suo percorso umano".

Quanto c’è di vero e di inventato nella storia?
"Raccontare 15 anni non è semplice. Abbiamo creato una drammaturgia senza tradire troppo i fatti, solo attuando una sintesi di alcuni personaggi".

Una domanda a Francesco Scianna: come è stato lavorare in questo film?
È stato molto bello lavorare a fianco di Valeria. Sicuramente, la cosa che ha guidato il mio percorso è stata una frase di Falcone – “Se ad un magistrato mettono la bomba in casa e non esplode, allora ha fatto qualcosa di sbagliato”


Mariagiorgia Vitale

10/11/2013, 16:44