UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE - Il triangolo non funziona
Un altro matrimonio, un altro divorzio.
Davide Marengo scrive e dirige questo nuovo capitolo 2014 sull'argomento centrale della nostra cinematografia, andando a proporre per l'Italia il remake di un film spagnolo di Juan Taratuto.
L'idea di per sé, a parte la sventura di giungere in sala dopo la valanga matrimonial/psicologica di quest'anno, non sarebbe malvagia, più attenta a raccontare i caratteri seguendo una storia semplice, piuttosto creando intrecci improbabili più da farsa che da commedia. L'intoppo arriva quando si propone questo gruppo di interpreti, non perché sbagliato in assoluto, ma perché troppo legato alle loro esperienze televisive.
In "
Un Fidanzato per mia Moglie", scritto con Francesco Piccolo, gli attori tendono a non scostarsi di molto dal loro personaggio del piccolo schermo;
Geppi Cucciari, Luca e Paolo, Ale e Franz, ma anche
Dino Abbrescia danno al film soltanto ciò che già conosciamo di loro attraverso la televisione, non aggiungendo nulla ai nuovi personaggi che interpretano. Non che siano male, sono soltanto gli stessi che abbiamo visto in decine di puntate delle Jene, di Zelig o di G Day, inconsciamente consapevoli che al di là dello schermo c'è un pubblico che li guarda e che li apprezza così.
Sia la storia (malgrado qualche situazione già vista) sia la regia funzionerebbero se il cast non fosse il frutto di un'operazione di reclutamento del pubblico televisivo, da spostare al cinema grazie alla locandina e alla sicurezza che tali personaggi offrono ai loro beniamini.
Prodotto da Beppe Caschetto con Rai Cinema il film sarà in sala dal 30 aprile distribuito da 01.
29/04/2014, 15:38
Stefano Amadio