Note di regia de "La vita oscena"
Ho scelto di fare un film tratto dal romanzo autobiografico di Aldo Nove perché, dopo averlo letto, le immagini evocate da questa storia drammatica ma incredibilmente visionaria mi hanno ossessionato, quasi obbligandomi a farlo. Sono stato attratto dalla possibilità di raccontare, sul ritmo di una lingua poetica e capace di immagini spiazzanti, una sorta di odissea pop. Lo skateboard e la figura fragilmente adolescenziale di Andrea viaggiano in un mondo deforme, onirico, colorato, vicino alla grafica del fumetto, poetico e spettacolare insieme. Non sarei riuscito a intercettare le visioni di Andrea senza il prezioso contributo artistico dei tanti talenti che mi hanno affiancato, e che ringrazio.
Renato De Maria