SAN MARINO FILM FESTIVAL 3 - David Coco, Intervista
"La cosa che preferisco del lavoro di attore è il percorso per arrivare al personaggio".
Per
David Coco la preparazione è la parte migliore e più importante per la riuscita di un personaggio e al
San Marino FF è a far parte della giuria che assegnerà il premio ai cortometraggi.
"Quando affronti un personaggio devi sempre metterti in discussione. Per questo lavoro è sempre valido il titolo di Eduardo "Gli Esami non finiscono mai". Per questo mi piace lavorare a Teatro, perché c'è un buon mese di prove nel quale si riesce a capire e ad approfondire il percorso del carattere. Al cinema è sempre più difficile avere a disposizione il tempo per incontrare gli altri attori e il regista e capire come disegnare un personaggio. Si lavora sempre di più come in tv: pronti per girare e basta. Anche solo parlarne sarebbe sufficiente, ma spesso neanche quello..."
Non in tutti i film hai la possibilità di provare a fondo la parte?
"Nel mio primo film da protagonista, "
L'Uomo di vetro", parlai con il regista
Stefano Incerti e gli esposi il percorso che avrebbe seguito, secondo me, il mio persnaggio tra alti e bassi. Lui mi disse ok fallo così, e al momento di girare mi lasciò libero di fare quello che gli avevo detto. Il risultato fu per me di grande soddisfazione".
A cosa stai lavorando ora?
"A gennaio inizio le prove di un testo teatrale di
Alessandra Mortelliti "Crollasse il Mondo" che debutterà a Enna a febbraio. Poi Catania e dal 17 al 22 marzo saremo a Roma al teatro Ambra Garbatella. Poi altro teatro con "
L'Indecenza", piece tratta da un romanzo di
Elvira Seminara e adattata per il palcoscenico dalla stessa autrice".
E tra cinema e tv?
"In tv sono un mafioso catanese in
Squadra Antimafia 7, la sto girando ora e andrà in onda la prossima stagione. Con
Maurizio Zaccaro (Direttore del San Marino FF) ho fatto tre fiction: lui ti dice "fai" e ti segue con la macchina a mano. È molto bravo e dà soddisfazione.
Dunque, tra cinema e teatro, cosa scegli?
"Preferisco fare una cosa bella, di sicuro. Ma non lascerei mai il teatro perché è il mio luogo preferito dove fare allenamento, dove ti rendi meglio conto di cosa puoi tirare fuori da un personaggio e puoi lavorare con serenità".
29/10/2014, 17:07
Stefano Amadio