Presentato a Verona "Infernet"
Grande successo di pubblico per l’anteprima nazionale di "
Infernet", tenutasi sabato 14 novembre 2015 al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Il nuovo film a sfondo sociale prodotto da
Michele Calì e
Federica Andreoli, e dedicato al lato oscuro del Web, è stato proiettato in anteprima assoluta alla presenza del cast e delle autorità competenti, che hanno preso parte a un dibattito sull’attualità delle problematiche connesse all’uso distorto della Rete.
È sufficiente sfogliare un giornale per renderci conto del proliferare di fatti di cronaca legati all’uso improprio di Internet, un susseguirsi allarmante di episodi di violenza che rivela un cambiamento in atto nella nostra società: Internet si inserisce nelle nostre vite come una risorsa affascinante, ma non siamo del tutto preparati ad utilizzarlo senza correre rischi. Basta un click per trasformare il Web in un terreno insidioso.
"
Infernet", il nuovo film di
Michele Calì e
Federica Andreoli per la regia e la sceneggiatura di
Giuseppe Ferlito, nasce proprio da questa riflessione, dall’osservazione di un cambiamento in atto e di una realtà che ci riguarda da vicino, come protagonisti o come spettatori spesso inconsapevoli.
"
Infernet" è stato realizzato con il sostegno della Regione Veneto ed il patrocinio degli Assessorati alla Sanità e alle Politiche sociali, con la collaborazione della Film Commission “Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo” e il contributo delle Ulss e delle Aziende Ospedaliere regionali, capofila la Ulss 20 di Verona. Con la partecipazione di un cast in cui si distinguono tanti volti nuovi e giovani talenti al loro esordio, "
Infernet" propone una panoramica delle situazioni drammatiche in cui il Web può trascinarci, episodi di cronaca di cui possiamo leggere sui quotidiani di oggi e di domani. Una pellicola che denuncia un fenomeno in corso e che invita a riflettere su rischi e pericoli di Internet, perché conoscere le sue insidie è fondamentale per poterlo usare con consapevolezza e non cadere nella sua trappola. Un intreccio di vicende e di problematiche che non risparmia nessuno, giovani e adulti, persone rispettabili o dalla dubbia moralità, a dimostrazione del fatto che chiunque può trovarsi “invischiato” nella Rete.
È il caso di Giorgio, interpretato da
Ricky Tognazzi, giocatore d’azzardo patologico che entra nel circolo vizioso del poker online. Le conseguenze della ludopatia possono essere drammatiche, possono portare allo sviluppo di altre dipendenze da droghe o da alcool, a rovesci finanziari e alla compromissione dei rapporti personali.
Gianluca, il figlio di Giorgio interpretato dall'esordiente
Daniel Pistoni, assieme agli amici Ludovico, Sandro e Filippo - interpretati dagli altri attori esordienti
Viorel Mitu,
Leonardo Borgognoni e
Marco Profita -, identifica nel Web una via di fuga e una risposta al disagio familiare. Al riparo del “gruppo”, i quattro ragazzi cercano in Rete emozioni forti con cui riempire il vuoto della loro vigliaccheria: dalle video chat hard sul sito di Nancy alle aggressioni fisiche e informatiche ai danni di persone indifese. Il cyberbullismo, ovvero l’uso di strumenti informatici per intimorire, molestare o diffamare qualcuno, è un fenomeno in crescita anche in Italia. È così che la vicenda del branco si lega a quella di Don Luciano, parroco di quartiere interpretato da
Remo Girone: il suo impegno per aiutare i meno fortunati non è gradito alla banda di ragazzi .
Giada, fidanzata di Ludovico interpretata da
Laura Adriani, fa da trait d'union con il terzo filone del film. La ragazza, infatti, intraprende un’amicizia virtuale con Claudio Ruggeri, attore dai mediocri trascorsi televisivi che ha trovato riscatto prestando il suo volto all’impegno sociale, interpretato da
Roberto Farnesi.
Il fenomeno dell’adescamento di minori online per scopi sessuali in Italia è in aumento preoccupante: nel solo 2014 il bilancio della polizia postale conta oltre 200 denunce a questo proposito. Di pari passo crescono i dati relativi a diffusione e commercializzazione di materiale pedopornografico in Rete; ma i dati forse più preoccupanti riguardano la diffusione di materiale sessuale autoprodotto, immesso in Rete dai minori stessi, volontariamente o per vendetta. Proprio la prostituzione minorile online rappresenta l’ultima tematica affrontata da Infernet.
Protagonista dell'’ultimo episodio - che si intreccia con gli altri - è Nancy, interpretata da
Giorgia Marin, che si vende online con un gruppo di amiche e ricatta i suoi clienti con la minaccia di diffondere sul Web i filmati dei loro incontri.
Massimo Olcese interpreta Alessio, il padre di Nancy.
Roberto Farnesi, che per la prima volta si trova a recitare la parte del cattivo, è anche autore di
Infernet assieme a
Marcello Iappelli. Completano il cast
Elisabetta Pellini nel ruolo di Arianna, la fidanzata di Claudio,
Katia Ricciarelli nel ruolo di Sara, amica di Martina, la moglie di Giorgio interpretata da
Daniela Poggi,
Andrea Montovoli nei panni del pubblicitario omosessuale Paolo, affiancato dal compagno interpretato da
Luca Seta.
Troviamo infine tra i giovani interpreti
Alessandro Labriola nella chiesa di Don Luciano,
Daria Mazzocchio e
Martina Marotta nei panni di Asia e Aurora, le amiche di Nancy, e i giovanissimi
Gianfrancesco Spina nel ruolo del piccolo Samuele, il cuginetto di Sandro, e
Francesca Alestra nel ruolo di Viola, sorellina di Giada. La regia e la sceneggiatura sono di
Giuseppe Ferlito, le musiche sono di
Umberto Smaila e
Silvio Amato per Edizioni Musicali Associazione Nazionale Italiana Cantanti. Un brano del film è interpretato da Gabriele Rosciglione, in arte Kaligola.
Il film è stato presentato nell’Ambito della 72.esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia ed è stato insignito del LOG TO GREEN MOVIE AWARD, il premio annuale assegnato alla produzione che meglio ha saputo esprimere e promuovere i valori della responsabilità sociale e dell’ecosostenibilità dato che Infernet è stato girato con criteri e metodiche all’insegna della sostenibilità tramite Cremonesi Consulenze.
L’anteprima, tenutasi lo scorso 14 novembre al Palazzo della Gran Guardia di Verona, si è svolta alla presenza del cast, del Sindaco di Verona Flavio Tosi e delle autorità competenti. In particolare hanno partecipato l’On. Micaela Campana, prima firmataria della proposta di legge contro il cyberbullismo e ideatrice della campagna #bellimanonbulli per l'uso consapevole del web, Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona, Giampiero Beltotto, giornalista ed esperto in comunicazione che ha scritto un libro dedicato appunto all'uso improprio del Web, l'Assessore alla Cultura della Regione Veneto Cristiano Corazzari, Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell'Ulss 20 di Verona e il Direttore del quotidiano L'Arena Maurizio Cattaneo.
17/11/2015, 08:13