FdP 56 - "Su Campi Avversi": storie dai "recinti"
E' un film costituito in due racconti "
Su Campi Avversi" di Matteo tortone ed Andrea Fenoglio. Il primo, firmato da Tortone, è una ricognizione in un campo d'accoglienza per immigrati del Nord Italia, il secondo, raccoglie la storia di un agricoltore locale al quale sono stati espropriati i prorpi terreni. Il documentario è racchiuso tutto li, in due spazi circoscritti, due "recinti": uno, ove, è rinchiusa una comunità, l'altro dove è rappresentato un isolamento.
Nella prima parte dell'opera, girata in bianco e nero, l'autore si sofferma molto sui volti, sui gesti, sui corpi degli uomini, sui discorsi, incentrati sul lavoro e sulla consapevolezza di appartenere ad una comunità "occupante" di un luogo immobile nel tempo. Come è immobile lo scandire della vita dell'agricoltore della seconda parte, di colui che si sente "occupato", che ormai non vuole tradire i suoi valori ed ideali di "uomo sanguineo", che cerca di difendere in tutti i modi il proprio recinto.
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Su Campi Avversi" non si addentra in opinioni politiche e sociali, ma posiziona al centro dell'opera la vita dell'uomo, con tutte le sue contraddizioni. I protagonisti sono "immobili", statici, chiusi in dei recinti che li isolano dall'esterno davanti a una vita che gli scorre davanti e che non sembrano riuscire ad afferrare...
01/12/2015, 22:16
Simone Pinchiorri