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FdP 56 - "Su Campi Avversi": storie dai "recinti"Sinossi *: In una città del nord Italia ogni anno arrivano centinaia di migranti stagionali, tutti di origine subsahariana in cerca di lavoro nella frutticoltura. Vengono ospitati in un campo di accoglienza che sorge sulle terre espropriate a un contadino, ormai rintanatosi in un piccolo recinto, tra macchinari immobili, il suo camper e i suoi cani.
Il documentario racconta due sconfitte attraverso lo sguardo di due autori, “il campo” di Matteo Tortone e “il recinto” di Andrea Fenoglio. Due storie di delusione, isolamento e speranze disattese, ma non ancora abbandonate.
I due punti di vista estremi di una realtà sola, resa vivida da linee di contatto che hanno origini profonde e che trascendono distanze spaziali e sociali: di fronte ad una realtà che isola, depreda, rinchiude, sfrutta e distorce le logiche produttive; i braccianti africani e il contadino si trovano faccia a faccia con le loro necessità più prepotenti: mangiare, espletare i propri bisogni, cercare affetto, sopravvivere. Un uomo senza terra è solo un uomo, in balia di circostanze sempre più avverse.
Il sorriso malinconico dei migranti è rivolto indietro a un luogo, lontano nello spazio. Quel che resta dell’entusiasmo del contadino invece, guarda a un tempo che non c’è più, al padre di suo padre e alla terra che è la loro memoria. Questi i personaggi del film che vediamo vivere e sopravvivere su campi avversi.