FdP 56 - Tutte le opere di "Alì nella Città - Derive
ed Approdi dei Migranti Contemporanei"
BAB SEBTA (Door of Ceuta)
Portogallo, 2008, 110'
Regia: Frederico Lobo, Pedro Pinho
Pedro Pinho e Frederico Lobo ci invitano ad attraversare la “La porta di Ceuta” (Bab Septa) per raggiungere il cuore pulsante dell’Africa da cui il viaggio dei migranti inizia. Un viaggio privo di retorica, che svela i retroscena di un tragitto fatto di aspirazione e disperazione, sfruttamento e violenza, coraggio e voglia di vivere. Una storia che va seguita passo dopo passo, abbandonando i luoghi comuni e il salotto di casa.
OMAGGIO A JOÃO MATOS, GIURIA INTERNAZIONALE
Venerdì 4 dicembre, Odeon, ore 15:00
BABOR CASANOVA
Svizzera, 2015, 35'
Regia: Karim Sayad
Adlan e Terroriste sono due ‘ragazzi di vita’ di Algeri. Il loro presente è fatto di piccoli espedienti per guadagnare qualche dinaro, la passione che li accomuna è quella per la squadra del Mouloudia, l’unica prospettiva salvifica è imbarcarsi per raggiungere la Francia o l’Italia. Il regista Karim Sayad accompagna questi ragazzi come un fratello che non giudica e ci consegna un film delicato e spietato al contempo.
Mercoledì 2 dicembre, Odeon, ore 19:00
Giovedì 3 dicembre, Odeon, ore 10:00
BLACK SHEEP
Gran Bretagna, 2015, 16'
Regia: Christian Cerami
Black Sheep è uno sguardo lucido, preciso e al tempo stesso fortemente cinematografico sul razzismo e l'islamofobia all'interno della cultura giovanile nella classe operaia del nord dell'Inghilterra. In un salotto sguarnito e squallidamente illuminato, un giovane in giubbotto di pelle ascolta un ex galeotto in t-shirt. L’argomento sono i musulmani in Gran Bretagna e la manifestazione che un gruppo organizzato sta per mettere in atto nel quartiere più densamente islamizzato del paese.
Mercoledì 2 dicembre, Spazio Alfieri, ore 19:30
DES HOMMES DEBOUT (Standing Men)
Francia, Libano, 2015, 55'
Regia: Maya Abdul-Malak
Un microcosmo che diventa universo. In un piccolo Internet Point nel quartiere parigino di Belleville, centro di ritrovo per immigrati, la camera osserva tracce della vita di un uomo, Moustafa, da molti anni lontano dal suo paese d’origine. Le parole e i gesti della sua vita quotidiana rivelano, con delicatezza, la complessità di un’esistenza dislocata.
Lunedì 30 novembre, Odeon, ore 17:00
Mercoledì 2 Dicembre, Odeon, ore 15:00
FLOTEL EUROPA
Danimarca, Serbia, 2015 , 71'
Regia: Vladimir Tomić
Vladimir Tomić ha 12 anni quando arriva a Copenhagen con la sua famiglia. Scappano da una guerra infame che insanguina la Bosnia e l’Herzegovina. Insieme ad altre migliaia di persone vengono sistemati su una piattaforma galleggiante, un albergo riconvertito in rifugio, chiamato Flotel Europa. Questa incredibile esperienza è impressa sui VHS registrati dagli stessi protagonisti e arriva fino a noi, come un diario ironico e intenso spedito dal passato.
Sabato 28 novembre, Spazio Alfieri, ore 15:00
HÉROS SANS VISAGE
Belgio, 2012, 61'
Regia: Mary Jiménez
Giovani uomini sfuggiti al suo scatto fotografico, perduti per sempre sul fondo del mare o tra dune di sabbia, oppure scampati ai flutti per raggiungere una terra che non offre loro che lotta. Sono gli eroi senza volto di M. Jiménez. Dallo sciopero della fame a Bruxelles al racconto di un giovane camerunense, passando per il camporifugiati di Choucha (Tunisia): tre momenti di una battaglia compiuta in nome della conquista della propria stessa vita.
Venerdì 27 novembre, Odeon, ore 20:00
I MORTI NON SONO MORTI (The Dead Are Not Dead)
Italia, Francia, 2014, 26'
Regia: Malik Nejmi
Era il 13 dicembre del 2011 quando a Firenze, tra la folla e i banchi del mercato in piazza Dalmazia, due senegalesi, Samb Modou e Mor Diop, vengono feriti mortalmente a colpi di pistola dalla furia omicida di un fanatico razzista. Malik Nejmi ritorna su questo tragico fatto di cronaca e, alternando le immagini di preghiera collettiva della comunità senegalese a quelle della manifestazione di protesta in città contro il razzismo, ricorda che “i morti non sono morti”.
Domenica 29 novembre, Odeon, ore 11:00 - Ingresso gratuito
L’ABRI (The Shelter)
Svizzera, 2014, 101'
Regia: Fernand Melgar
Un inverno nel cuore di un rifugio di emergenza per i senzatetto a Losanna. Alle porte di questo rifugio semisconosciuto, ogni sera ha luogo un drammatico rituale che porta a tafferugli talvolta violenti. Le guardie hanno il difficile compito di “smistamento dei poveri”: prima le donne e i bambini, poi gli uomini. Mentre la capacità totale del rifugio è di 100 posti a sedere, solo 50 “eletti” saranno ammessi al suo interno e otterranno un pasto caldo e un letto. Per altri, invece, la notte sarà lunga...
Giovedì 3 dicembre, Odeon, ore 15:30
L’ESCALE (Stop-over)
Francia, Svizzera, 2013, 100'
Regia: Kaveh Bakhtiari
In un angusto appartamento di Atene, Amir e i suoi compagni attendono i documenti falsi che spalancheranno loro le porte dell’Europa. La condivisione di giochi e disperazioni, i contrasti e gli affetti, non sono solo dettagli di vita quotidiana ma note necessarie, uniche, nell’attesa sfiancante di un futuro ignoto, forse feroce. La Grecia, terra di confine e d’incertezza che dilata il senso di precarietà, non è in grado di arrestare i sogni e le aspettative di chi è costretto a farvi ‘scalo’.
Domenica 29 novembre, Istituto francese, ore 16:30
LA MER NE NOUS ACCROCHE PAS
Francia, 2015, 55'
Regia: Omar Ba, Malik Nejmi
Sulle sponde di Tangeri Malik conosce Omar, un giovane senegalese in transito dal Marocco che si prepara ad affrontare una “traversata autogestita” per raggiungere l’Europa. Insieme ad altri ragazzi danno vita ad un “film di confine e clandestino”. Girato con dei comuni smartphone, questo esperimento rivela l’organizzazione materiale dei migranti e le strategie nascoste che nessun altro racconta.
Mercoledì 2 dicembre, Spazio Alfieri, ore 15:00 – Ingresso libero
LA MORT DU DIEU SERPENT (Death of the Serpent God(
Francia, 2014, 91'
Regia: Damien Froidevaux
In seguito ad una baruffa finita male, Koumba, venti anni, viene espulsa e rimandata in Senegal. Arrivata in Francia all’età di due anni, al diciottesimo anno aveva ignorato la domanda di cittadinanza francese. Così la giovane parigina, agitata, si ritrova in sole 48 ore in un villaggio sperduto nella campagna senegalese, lontano dalla sua famiglia e dalla sua vita a Parigi. Il racconto di cinque anni di esilio: dal fatto di cronaca alla tragica epopea.
Martedì 1 dicembre, Spazio Alfieri, ore 17:30
LORO DI NAPOLI Afro-Napoli United
Italia , 2015, 75'
Regia: Pierfrancesco Li Donni
Antonio è il presidente dell'Afro-Napoli, squadra di migranti, italiani di seconda generazione, napoletani. Antonio ha un sogno: portare i suoi ragazzi a giocare i campionati Federali. Ma Lello, Maxime e Adam non hanno documenti e la macchina burocratica s'inchioda sui permessi di soggiorno e i certificati di residenza. Antonio è disposto a tutto per veder vincere la sua squadra.
Domenica 29 novembre, Spazio Alfieri, ore 20:30
NAPPS – MEMOIRE OF AN INVISIBLE MAN
Germania , 2014, 30'
Regia: Tami Liberman
Mr. X è un richiedente asilo che, dall’Africa Occidentale, è andato a vivere a Berlino senza un permesso di lavoro. Poiché la sua esposizione lo metterebbe a rischio, Mr.X ci racconta la sua storia imbracciando la macchina da presa, senza mai rivelare l’identità e il volto. Con il suo sguardo ci racconta la sua Berlino, le storie della gente sui campi profughi in Italia, quelle di sua nonna in Africa, quelle dei trafficanti di droga in Görlitzer Park e la sua relazione con il proprio stato legale e la macchina da presa.
Mercoledì 2 dicembre, Spazio Alfieri, ore 19:30
PIAZZA SENEGAL FIRENZE 1990
Italia, Francia, 2015, 30'
Montaggio:Simon Leclere, Malik Nejmi - Dagli archivi di: Roberto Bianchi
Nel 1990 Firenze fu scenario della prima lotta condotta da un’organizzazione di lavoratori stranieri immigrati in Italia. Protagonista fu la comunità senegalese che protestò con uno sciopero della fame a oltranza in piazza S. Giovanni, di fronte al Battistero. Gli scioperanti chiedevano il ritiro delle disposizioni del sindaco volte a contrastare il lavoro degli ambulanti abusivi.
Domenica 29 novembre, Odeon, ore 11:00 - Ingresso gratuito
SAMIRA
Francia, 2014, 28'
Regia: Nicola Mai
Nicola Mai, ci racconta la storia di Samira, immigrato dall’Algeria in Francia, che attraversa due volte le frontiere sessuali. Prima grazie agli ormoni femminili assunti per farsi crescere il seno, ottiene asilo politico in Francia in quanto transessuale, ma in seguito all’aggravarsi delle condizioni, del padre, vent’anni dopo, si fa rimuovere chirurgicamente i seni per tornare in Algeria come un “vero uomo”.
Mercoledì 2 Dicembre, spazio alfieri, ore 18:30 – Ingresso libero
SHIPWRECK LAMPEDUSA
Paesi Bassi, 2014, 14'
Regia: Morgan Knibbe
Nel’ottobre del 2013 più di trecento migranti sono annegati al largo delle coste dell’isola di Lampedusa. Il regista olandese Morgan Knibbe era presente con la sua videocamera e ha girato Shipwreck Lampedusa, ambientato subito dopo il disastro. Lo stile del film colpisce particolarmente: la camera si muove come fosse un fantasma, mentre uno dei pochi sopravvissuti, Abraham, racconta, sussurrando, i suoi terribili ricordi.
Giovedì 3 dicembre, Odeon, ore 21:00
SPONDE. NEL SICURO SOLE DEL NORD (Shores. In the Safe Northern Sun)
Italia, Francia, 2015, 60'
Regia: Irene Dionisio
A Lampedusa, Vincenzo, custode di cimitero in pensione, dà sepoltura ai corpi dei migranti che hanno perso la vita durante i naufragi, attirando le critiche della comunità religiosa, che contesta l’uso delle croci per il seppellimento di persone non cattoliche. A Zarzis, Tunisia, il postino Mohsen Lidhabi costruisce un museo con gli indumenti di quei cadaveri e gli oggetti che il mare ha restituito alla terra. Vincenzo e Mohsen un giorno cominciano a scriversi.
Giovedì 3 dicembre, Odeon, ore 21:00
Venerdì 4 dicembre, Odeon, ore 10:00
SU CAMPI AVVERSI (On Opposing Fields)
Italia , 2015, 63'
Regia: Andrea Fenoglio, Matteo Tortone
"Un uomo senza terra è solo un uomo in balia di eventi sempre più ostili" dichiarano i registi Matteo Tortone e Andrea Fenoglio, che firmano i due racconti che compongono il film. Rispettivamente, Il campo, costruito sull'osservazione dei corpi e dei movimenti straniti di migranti di origine subsahariana in cerca di lavoro, ospiti di un campo di accoglienza del Nord Italia; Il recinto, centrato sulla vita, i pensieri e le parole di un agricoltore autoctono, espropriato dei propri terreni.
Martedì 1 dicembre, Spazio Alfieri, ore 21:00
UNE PARTIE DE NOUS S’EST ENDORMIE (Sound Asleep)
Francia, 2015, 50'
Regia: Marie Moreau
Di origine marocchina, immigrato in Francia, alle spalle quasi undici anni di prigione, Djilali è un senzatetto che fatica a ritrovare la propria identità tra tutte quelle usate e rubate nel corso della sua rocambolesca esistenza. Si presenta come “Alias” a testimonianza di quegli “uno, nessuno e centomila” che compongono il suo io. Come Virgilio nell’Inferno di Dante, Djillali guiderà la regista nei labirinti di una vecchia Avignone come nei labirinti della propria anima, raccontando un’altra faccia della nostra epoca.
Mercoledì 2 dicembre, Odeon, ore 17:30
Giovedì 3 dicembre, Odeon, ore 10:00
28/11/2015, 10:42