Note di regia di "Varichina"
Sull’incipit di un articolo goliardico del giornalista Alberto Selvaggi, la nostra attenzione è tornata su questa icona pop della città di Bari. A distanza di anni è sopraggiunta l’infantile curiosità̀ di scoprire, un po’ come per i supereroi, chi si nascondeva dietro l’antieroe Varichina.
Lorenzo, che non voleva essere Lorenzo, ha sfidato tutti: lo volevano cancellare e lui ha sottolineato la sua presenza con un pennarello rosso. È questo che ci piace di lui: l’affermazione continua che è stata la sua vita. Solo che, a furia di recitare un personaggio, inevitabilmente lo è diventato. Per tutti, tranne che per quei pochi che lo hanno conosciuto da vicino.
Partendo dai contatti di Selvaggi abbiamo cominciato, come in un’inchiesta, a raccogliere i tasselli che compongono la storia. Siamo andati in giro per il quartiere dove ha vissuto e abbiamo raccolto le testimonianze di chi lo ha conosciuto. Non ci sono filmati, pochissime le fotografie, per questo abbiamo deciso di seguire la strada della docu-fiction. Totò Onnis ha saputo dare muscoli e sudore al mito popolare restituendo umanità a un uomo che la situazione storica, le stimmate sociali, il disamore, hanno completamente deformato. Come una goccia di varichina distrugge un capo di valore, così l’infamia pubblica ha macchiato il valore di un uomo, indelebilmente.
Mariangela Barbanente e
Antonio Palumbo