FESTA DEL CINEMA DI ROMA 12 - Si Muore Tutti Democristiani
Il Terzo Segreto di Satira è un collettivo di autori/videomaker di Milano. Questi ragazzi non hanno problema ad essere identificati come gruppo e non hanno particolare interesse a emergere come singoli. Dopo il successo sul web e in televisione con video di satira politica e sociale, arrivano ad Alice nella città, sezione parallela alla
Festa del Cinema di Roma, con il loro primo film "
Si muore tutti democristiani".
Dimostrando che dal web si può nascere, crescere ed evolvere, questi ragazzi portano in sala una commedia coerente con il loro percorso e allo stesso tempo inaspettata. Un film ben costruitito che diverte, in modo mai banale, e riflette sulla condizione lavorativa e sociale italiana. Una commedia studiata che strappa sorrisi e risate per tutta la sua durata, pur lasciando spesso l'amaro in bocca.
I protagonisti sono tre amici che hanno creato una piccola società di produzione. Il loro obiettivo è ideare e proporre opere di qualità, che sia un documentario sull'Africa o uno video per la festa del 25 aprile, ma come tanti autori e creativi del settore si ritrovano a fare matrimoni o a scendere a compromessi con i clienti per portare a casa la pagnotta. Quando una onlus gli propone un progetto ben pagato e apparentemente in linea con le loro necessità di comunicazione, la svolta sembra finalmente arrivata. L'organizzazione benefica è però immischiata in uno scandalo sulla gestione del denaro e delle donazioni e la crisi dei ragazzi è inevitabile. Perseguire gli ideali e mollare il lavoro o tapparsi le orecchie e scendere a compromessi per un consistente guadagno economico?
Un'opera davvero riuscita. Questi cinque autori potevano rischiare di non mettere a fuoco il mezzo cinematografico, come già è accaduto ad altri prima di loro, e proporre in sala un contenuto web semplicemente mascherato da lungometraggio. Invece la sceneggiatura è ben scritta e studiata: si ride, si spera e si riflette, con la curiosità di sapere come andrà a finire.
Il cast è azzecato e, fra attori con la carriera già avviata e volti nuovi, si crea un'amalgama interessante. Complimenti anche alla regia che non si può dare per scontata: mettere d'accordo cinque registi può essere un successo o un completo disastro.
Elisa Pulcini04/11/2017, 14:59