ROCCO TIENE TU NOMBRE - Quando l'amico immaginario sei tu
Un crisi di identità profonda che arriva da lontano. Un amico immaginario del quale non riusciamo a liberarci ma che anzi capiamo esser forse più importante di noi.
Angelo Orlando scava nelle ragioni e nelle origini della solitudine, entrando nel racconto attraverso la testa del protagonista che vede di colpo cambiare la propria vita. O almeno è quello che vediamo noi.
Sì perché in "
Rocco Tiene tu Nombre", la realtà ha due piani che però si intrecciano senza lasciare comprendere con chiarezza quale sia quello vero e quello che il protagonista (
Michele Venitucci) crede essere il suo.
Il film di Orlando ci fa riflettere sulla condizione di chi è emarginato, soprattutto sulle cause per cui qualcuno finisce a dormire in strada tra le scatole di cartone. A tutte le cause risolvibili se ne può aggiungere una che va cercata dentro il proprio cervello e la propria anima e che alla fine è la più difficile da allontanare.
Ambientato e girato a Barcellona,"
Rocco Tiene tu Nombre" è un film coraggioso e desueto, un po’ repentino nel momento del cambio di identità dei due personaggi principali e asciutto nella sceneggiatura, scritta dal regista con
Isabella Perricone, che rimane fissa sull'unica rotaia del protagonista non cercando sottostorie capaci di alimentare il racconto.
05/11/2018, 09:43
Natalia Giunti