Si conclude con un grande e crescente successo la XVI edizione del Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime, il festival cinematografico organizzato dal Cinecircolo Romano, che quest’anno festeggia il 56°anno di attività.
La sala cinematografica si conferma il luogo più salubre, come dimostrato dalla indagine Agis, che ha registrato dal 15 di giugno, data di riapertura dei cinema, ai primi di ottobre, un solo caso di Covid-19 su oltre 350.000 spettatori, cioè praticamente zero. E tutti gli spettatori presenti in quella sala sono risultati negativi al tampone. Quindi, con il rispetto delle regole (distanziamento e mascherina) al cinema non c’è alcun contagio. Meglio andare al cinema che restare a casa (dove si verifica il 77% dei contagi).
Il Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime è l’unico festival in cui i premi per Migliore Attrice e Miglior Attore vanno a dei giovani talenti con la sindrome di down. Non perché hanno questa sindrome, ma perché sono, semplicemente, dei bravissimi attori. Rispettivamente Emanuela Annini, per Detective per caso di Giorgio Romano, e Lorenzo Sisto per Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani.
Trionfatore del Festival è Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani che, oltre al ricordato premio per Miglior Attore, conquista il Primo Premio attribuito dal pubblico, il Premio Opera preferita dagli Studenti (che vedono i film in concorso in matinée, nell’ambito del progetto di Educazione al Cinema d’Autore), e la Menzione Speciale della Giuria. Il Premio Cinema Giovane propriamente detto, il primo premio, che questo anno è un unicum in foglia d’oro zecchino su plexiglas, realizzato dalla artista Luigina Rech, è stato consegnato a Stefano Cipani dagli ospiti istituzionali, il Consigliere Regionale Valentina Rizzo, e il Presidente del PD Lazio, Andrea Alemanni, che non fanno mai mancare il loro sostegno alla manifestazione, e dal regista Cirio D’Emilio, trionfatore della precedente edizione del Festival con Un giorno all’improvviso, in un ideale passaggio del testimone, come tradizione del Festival stesso. Buona Affermazione anche di 5 è il numero perfetto di Igort, che conquista la Migliore Regia (Igort), le Migliori Scenografie (Nello Giorgetti), il Miglior Trucco (Andreina Becagli). Doppio premio per Il grande salto, esordio alla regia di Giorgio Tirabassi, con Miglior Montaggio (Luigi Mearelli) e Migliori Musiche (Battista Lena). Migliore Sceneggiatura a Bangla di Phaim Bhuiyan (allo stesso regista e a Vanessa Picciarelli), Migliore Produttore di Opera Prima, Matilde e Angelo Barbagallo per Mamma + Mamma di Karole Di Tommaso, Migliori Costumi a Valentina Taviani per Il Campione di Leonardo D’Agostini; Migliori Effetti Visivi a Stefano Leoni per L'uomo senza gravità di Marco Bonfanti; Migliore Cinematografia a Paolo Ferrari per Drive Me Home di Simone Catania, Menzione Speciale della Giuria a Sole di Carlo Sironi, e una Menzione “Specialissima” della Giuria per l’intero cast di Detective per caso di Giorgio Romano, e a Daniela Alleruzzo per il meritorio lavoro dell’Accademia di recitazione L’Arte del Cuore.
Infine, i Premi per le Migliori Recensioni degli Studenti: Migliore recensione Studenti Alternanza Scuola Lavoro a Chiara Mastroddi del liceo Archimede-Pacinotti di Roma, che ha recensito Bangla; Migliore recensione Studenti Progetto di Educazione al Cinema d’Autore a Oleksandra Fedorchuk dell'ITTS Alessandro Volta di Tivoli per il film: Mio fratello è figlio unico.
La Giuria/Comitato di selezione del Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime è composto da: Catello Masullo (critico cinematografico membro SNCCI, presidente della Giuria Premio di Critica Sociale alle ultime 5 edizioni della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, direttore artistico del Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime); Franco Mariotti (regista e critico cinematografico, conduttore di molte delle cerimonie di premiazione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia); Martine Brochard (attrice e artista di fama internazionale); Ernesto Nicosia (presidente Archivi del ‘900 e direttore artistico del Santa Marinella Film Festival); Enzo Natta (critico cinematografico); Cristiana Bini (direttore di produzione cinematografica); Roberto Leoni (regista e sceneggiatore di fama internazionale, sceneggiatore di Alejandro Jodorowskyi per Santa Sangre); Luciana Burlin (responsabile del Progetto Educazione al Cinema d’Autore del Cinecircolo Romano e membro di Commissione Revisione Cinematografica MIBACT); Rossella Pozza (giornalista, direttore della rivista specializzata «Qui Cinema» del Cinecircolo Romano); Antonio Rizzo (vicepresidente del Cinecircolo Romano, filmaker, giornalista, scrittore); Maurizio Gennaro (vicepresidente A.I.C. Associazione Autori Italiani della Cinematografia); Cristina Cano (musicologa di fama internazionale); Carlo Sarti (regista); Paola Tassone (direttore artistico Festival Tulipani di Seta Nera); Roberto Petrocchi (regista, direttore artistico di International Fest RomaFilmCorto); Cristian Scardigno (regista, direttore artistico del Cisterna International Film Festival); Paola Dei (critica e psicologa del cinema); Armando Lostaglio (regista, direttore Cineclub De Sica); Ugo Baistrocchi (storico del cinema).
Queste le motivazioni dei premi attribuiti:
*MIGLIOR PRODUTTORE DI OPERE PRIME a Matilde e Angelo Barbagallo per Mamma+Mamma di Karole Di Tommaso: Un convinto riconoscimento e ringraziamento per aver dato al cinema di esordio Italiano un grande e coraggioso impulso, con risultati straordinari sia nel campo nazionale che in quello internazionale. Un premio all’acume, al fiuto, alla capacità professionale di saper riconoscere e promuovere i giovani talenti.
*MIGLIORI COSTUMI a Valentina Taviani (Il Campione di Leonardo D’Agostini): Per aver saputo connotare il giovane protagonista, e i suoi amici, con un inventivo e visionario abbigliamento fuori dagli schemi, giocato sui toni dell’eccessivo, con capi che dessero l’idea di essere griffati e costosissimi, ispirati al gruppo trap Dark Polo Gang e ai reali calciatori con compensi da nababbi.
*MIGLIORI MUSICHE a Battista Lena (Il grande salto di Giorgio Tirabassi): Per aver composto una colonna sonora capace di conferire pathos al racconto cinematografico, che passa senza soluzione di continuità dal genere drammatico al sentimentale al grottesco, arricchendo la narrazione con invenzioni musicali assai variate, anche nelle scelte strumentali e timbriche, capaci di potenziare con mood differenziati le scene che di volta in volta accompagna.
*MIGLIORI SCENOGRAFIE a Nello Giorgetti (5 è il numero perfetto di Igort): Per aver saputo materializzare con scenografie perfette in ogni dettaglio la assoluta verità in una ricostruzione di interni invece interamente ricreata in teatro di posa.
*MIGLIORI EFFETTI VISIVI a Stefano Leoni (L’uomo senza gravità di Marco Bonfanti): Per la visionaria, creativa e innovativa visualizzazione del personaggio che trova nella leggerezza la chiave per affrontare le tragedie quotidiane guardandole dall’alto, con effetti visivi talentuosi che non hanno nulla da invidiare a quelli del cinema fantastico d’oltre oceano.
*MIGLIOR TRUCCO a Andreina Becagli (5 è il numero perfetto di Igort): Per la talentuosa costruzione di personaggi surreali e favolistici, esattamente come li aveva immaginati la fertile visionarietà della graphic novel di Igort, con un naso da Oscar per Toni Servillo, e l’ immagine più bella e sensuale di sempre per Valeria Golino.
*MIGLIORE CINEMATOGRAFIA a Paolo Ferrari (Drive Me Home di Simone Catania): Un film che pur procedendo su una linea di semplicità narrativa racconta di una forte amicizia radicata sulla cosa più preziosa in tutti i tempi, l’attaccamento alle proprie origini ed ella propria terra. Tematica semplice che trova l’appoggio nella Cinematografia, quella di Paolo Ferrari, che procedendo su una linea di coerenza ed attenzione riesce ed essere perfettamente in sincrono con i momenti narrativi e con le emozioni che il film propone. Paolo Ferrari ha il pregio di creare, con la luce ed il colore, un continuum di emozioni che riesce ad essere protagonista, quel terzo elemento che congiunge chi narra e chi ascolta guardando.
*MIGLIOR ATTRICE a Emanuela Annini (Detective per caso di Giorgio Romano): Per la straordinaria capacità di interpretare un personaggio caparbio, curioso, acuto e perspicace, che non si fa fermare da niente e nessuno.
*MIGLIOR ATTORE a Lorenzo Sisto (Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani): Per aver creato con straordinaria padronanza della performance attoriale un personaggio di credibile candore, che mostra un atteggiamento positivo e favolistico in tutte le vicende della storia.
*MIGLIOR MONTAGGIO a Luigi Mearelli (Il grande salto di Giorgio Tirabassi): Per lo straordinario lavoro di cesello a programma, sequenza dopo sequenza. Fatto di linearità e di grande equilibrio, con mirabile disegno degli snodi narrativi.
*MIGLIOR SCENEGGIATURA a Phaim Buiyan e a Vanessa Picciarelli (Bangla): Bangla è un film, realizzato con una originalità e con un’ironia sorprendenti, che sotto certi aspetti ricorda l’esordio di Ecce bombo. Infatti è come se Apicella, l’alter ego di Nanni Moretti, fosse arrivato con il suo candido, svagato cinismo dal Bangladesh e ci testimoniasse, con leggerezza e ironia, la sua integrazione nella più profonda periferia romana. Perché Phaim è un musulmano osservante che vive con naturalezza in questa nuova Roma multietnica e, pur conservando orgogliosamente la sua identità, parla il dialetto, “rimorchia” ragazze, ironizza sui bianchi e sui neri. Il merito di questa originale sceneggiatura è quello di raccontare non una vittima o un emarginato, ma un giovane che agisce secondo il suo carattere, il suo credo, le sue idee, proclamando la libertà da ogni dogma e da ogni vincolo per vivere, per amare, per scoprire il mondo e realizzarsi.
*MIGLIOR REGIA a Igort per 5 e’ il numero perfetto. Per una regia solida e competente. Con una padronanza del mezzo espressivo sorprendente, per un esordio davvero felice. Igort riesce a ricreare sul grande schermo l’universo favolistico, visionario ed immaginifico della sua graphic novel, costruendo uno dei film più originali ed intriganti degli ultimi tempi.
*MENZIONE SPECIALISSIMA DELLA GIURIA : All’intero Cast di Detective per caso, e a Daniela Alleruzzo, direttrice della scuola “L’Arte nel Cuore”, per la sua missione di alto profilo sociale e valore artistico.
*MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA a Sole di Carlo Sironi: Per un film dallo stile personale e rigoroso nel raccontare una storia che fa riflettere sulla necessità imprescindibile dell’essere umano di prendersi cura di qualcuno, come antidoto principe ad una solitudine atrofizzante, e come via di salvezza dal fenomeno, sempre più diffuso, del rinchiudersi in se stessi, arroccandosi in un isolazionismo egoistico ed anti solidale.
*MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA a Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani: Una bella storia di integrazione sociale, meritevole e meritoria, con una efficace e sicura regia, dalla eccellente direzione di attori in gran forma. Tutti, anche i non attori, esordienti.
FILM IN CONCORSO: Bangla di Phaim Buiyan: Per un film originale, di straordinaria leggerezza e freschezza, che racconta una Italia di seconda generazione in parte inedita, in cui lo sceneggiatore, regista, protagonista si racconta e si filma con incredibile disinvoltura, con la verità disarmante di un ragazzo di Tor Pignattara che parla, si muove e agisce come i suoi coetanei di borgata. Ma che è tormentato dal proprio credo religioso islamico che gli impone di arrivare al matrimonio illibato. Un film divertente, spigliato, romantico, con i giusti tempi comici.
FILM IN CONCORSO: Il grande salto di Giorgio Tirabassi: Un film dai tempi comici perfetti, con la giusta dose di amarezza, che fa sua la lezione della grande commedia all’italiana, cattiveria compresa. Tirabassi mostra grande governo del mezzo espressivo e assoluta perfezione nella direzione degli attori (compreso se stesso). Con punte di eccellenza nella chimica consolidata dei due protagonisti, che si conoscono a memoria. Ma senza dimenticare prove superlative di Gianfelice Imparato, Lillo, Salvatore Striano, e due camei superlativi di Valerio Mastandrea e Marco Giallini.
PREMIO CINEMA GIOVANE 2020: Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani: Una bella storia di integrazione sociale, meritevole e meritoria, con una efficace e sicura regia, dalla eccellente direzione di attori in gran forma. Tutti, anche i non- attori esordienti.