Note di regia di "Vecchie Canaglie"
Da molto tempo avevo in mente una sorta di fiaba in stile comedy, in cui un gruppo di vecchietti rompe gli schemi e si ribella ad una vita piatta e priva di stimoli all’interno di un ospizio. Nel filo invisibile che accomuna Cocoon e L’erba di Grace, ho dato vita a Vecchie Canaglie, che trasforma i suoi protagonisti, vulnerabili e teneri vecchietti, in una banda pronta a tutto per riconquistare la propria dignità. Penso che la vita sia proprio così: anche nelle esperienze che ci mettono a dura prova, esistono gli strumenti per sdrammatizzare, per cambiare prospettiva, scoprire i veri amici e trovare soluzioni geniali. Insieme a Gabriele Baldoni ho sviluppato la sceneggiatura di questa avventura surreale, gioiosa, con punte di follia alla Monty Python, che lancia un messaggio luminoso: non è mai troppo tardi per prendere in mano la propria vita. Quando ho incontrato il produttore Andrea Maffini ho potuto realizzare concretamente il sogno di realizzare questo film, lavorando sia con un caro amico, l’attore Claudio “GREG” Gregori, che con il “nonno d’Italia”, il grande Lino Banfi. Da un punto di vista artistico e ‘visivo’, mi sono stati utilissimi i disegni che ho fatto per prepararmi alle inquadrature e per aiutare i reparti di scenografia, trucco, parrucco e soprattutto fotografia a capire il mondo che volevo creare. Ho realizzato alcuni storyboard ma soprattutto delle illustrazioni colorate, che il direttore della fotografia Blasco Giurato mi ha convinto a inserire addirittura all’interno del film. In questo debutto alla regia sarò sempre grata a Blasco, il DOP (‘vecchia canaglia’ DOC), che con la sua esperienza e incredibile talento mi ha insegnato tantissimo, sia sul set che in post-produzione, portandomi con lui a seguire la fase di color correction… per continuare a creare la magia di questa ‘fiaba’.
Chiara Sani