Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

MONTECARLO GRAN CASINO' - Un Vanzina anni '80


Un film del 1987, una commedia senza pretese, che ben rappresenta l’italiano medio e i suoi vizi sul finire del decennio. Il cast vede protagonista alcune star della comicità italiana del periodo: Christian De Sica, Massimo Boldi, Ezio Greggio, Mario Brega. La pellicola strappa qualche sonora risata a molti, soprattutto a chi è particolarmente appassionato di gioco.


MONTECARLO GRAN CASINO' - Un Vanzina anni '80
Il casinò di Montecarlo
Il film diretto da Carlo Vanzina è ambientato a Monaco di Montecarlo, nel noto casinò, uno dei più celebri al mondo. Il casinò è da sempre lo scenario perfetto in cui ambientare narrazioni di ogni tipo. Scrittori, artisti e registi hanno da sempre prediletto il tavolo verde per mettere in luce vizi e virtù dell’essere umano. E la sala da gioco non perde mai di fascino. Si va dalle pagine tormentate di Fëdor Dostoevskij, ai grandi capolavori del cinema di Martin Scorsese: luci, roulette, avventori di ogni genere. Il casinò è per eccellenza il luogo in cui tutto può accadere. Ancora oggi, anche nella sua versione virtuale, il casinò continua ad affascinare.

I grandi classici da sala da gioco sono stati adattati in modo eccellente alle nuove tecnologie, risultando tra i giochi più amati e scaricati a livello globale, sia su PC che su smartphone e tablet. Oggi è possibile fare esperienze di gioco molto realistiche e suggestive, ovunque si voglia, in qualsiasi momento della giornata. Il mito del casinò resta sempre vivo e anche i film di questo genere continuano a essere molto apprezzati, anche nel loro filone più comico.

Il film di Carlo Vanzina si apre con l’arrivo al casinò di diversi italiani, tutti mossi dalla passione del gioco. La pellicola affronterà le loro vicende in più episodi separati, legando le loro storie solo in alcuni precisi momenti. Il primo episodio vede come protagonista Furio (Christian De Sica), un avvocato romano che ha vinto al casinò una somma molto importante. Tuttavia, si dà al backgammon sfidando il Barone Duroc (Philippe Leroy) e in breve tempo perde tutto, finendo incastrato in una lunga serie di situazioni sempre più incresciose. Non riesce a pagare il conto dell’albergo e, come se non bastasse, la sua compagna se ne è andata, abbandonandolo al suo destino. Ciononostante, Furio attira presto le attenzioni di un personaggio molto particolare, Romilda Scotti. La signora “Romy” è una facoltosa donna anziana, che propone all’avvocato di saldare tutti i suoi debiti, a patto che lui venga incontro ad alcune sue particolari esigenze.

Nel secondo episodio, invece, si raccontano le avventure di Gino (Massimo Boldi) e Lino (Enrico Beruschi), due fratelli di Milano. Questi sono i proprietari di un ristorante e si sono recati a Monaco di Montecarlo per acquistare un appartamento nel Principato. Incontreranno però Silvia, una donna molto affascinante, che farà perdere la testa a Gino. Ammaliato da Silvia, Gino si farà spillare il denaro in contanti riservato all’acquisto dell’immobile. Per recuperare il denaro necessario all’acquisto dell’appartamento, i due fratelli si improvviseranno ladri, ma i tentativi di recuperare il denaro saranno tragicomici.

Il terzo episodio è dedicato a Oscar (Ezio Greggio), un baro di professione. Sfida un suo omologo francese, niente meno che il Barone Duroc, ma con scarso successo. Tuttavia, si affiderà a Paolo, un finto ingegnere che si dimostrerà un baro di grandissima abilità.

Il quarto episodio vede come protagonista proprio Paolo (Paolo Rossi), un elettricista del comune di San Remo. È molto abile a giocare, adora il gioco. Si reca a Montecarlo sotto falsa identità, spacciandosi per un uomo a cui somiglia molto, l’Ingegner Borghini. Oscar lo assolderà per sfidare il suo acerrimo nemico, il Barone Duroc. Dopo una lunghissima partita i due riusciranno a trionfare, ma le cose non andranno esattamente come ci si potrebbe immaginare.

Questo film di Carlo Vanzina rientra perfettamente nel noto stile del regista. Tra gli elementi più peculiari di questa pellicola possiamo notare l’inedito inserimento di Paolo Rossi, attore che comparirà sono in questa occasione in un film di Vanzina. La narrazione è ben articolata, gli episodi sono ben congeniati, la pellicola tiene il giusto ritmo. Ovviamente, sono tantissimi gli stereotipi sugli italiani all’estero, declinati nello spirito goliardico e opulento degli anni Ottanta. In particolare, ci si concentra sull’individualismo italiano, sulla volontà di arricchirsi a ogni costo, anche passando sopra l’altro, anche a costo di perdere la propria stessa dignità. Il quadro che se ne ricava è piuttosto squallido, ma il regista ritrae in modo semplice e divertente una fase molto particolare della vita socio-culturale italiana.

28/04/2023, 19:25