URBS PICTA – GIOTTO E IL SOGNO DEL RINASCIMENTO
- Presentazione a Roma
Lunedì 30 ottobre alle ore 18 presso il Anica a Roma, si terrà l’anteprima stampa nazionale del documentario d’arte “
URBS PICTA – GIOTTO E IL SOGNO DEL RINASCIMENTO”, diretto e prodotto da Francesco Invernizzi e scritto e sceneggiato da Matteo Strukul, autore bestseller, vincitore del Premio Bancarella 2017 con “I Medici”, e Silvia Gorgi, autrice di otto saggi divulgativi dedicati alla Storia di Padova. Il documentario sarà poi in sala in tutta Italia dal 6 all'8 novembre.
“URBS PICTA – GIOTTO E IL SOGNO DEL RINASCIMENTO” è prodotto da Magnitudo Film in collaborazione con Nordest Boulevard e Redstring Pictures di Diego Loreggian, produttore padovano, con la voce narrante di Fabio Gemo, e la colonna sonora di Tommaso Ermolli, entrambi di Monselice, e il fotografo di scena, Andrea Andreetta, padovano, e racconta l’arte visionaria di Giotto, il pittore che rivoluzionò la pittura a fresco con la propria narrazione figurativa a dir poco mozzafiato. Il set ha coinvolto anche location in provincia di Padova, come Cittadella, con la sua cinta muraria, Monselice con il Castello Cini, Arquà Petrarca con la casa del poeta. Girato con la collaborazione del Comune di Padova, i Comuni di Monselice, Cittadella e Arquà Petrarca, la Torre Massimago di Rossi Chauvenet.
Il documentario racconta il grande sviluppo della pittura trecentesca veneta iniziato con l’arrivo di Giotto a Padova. Nell’epoca in cui dominavano sul territorio italiano le grandi Signorie e le Repubbliche Marinare, gli artisti furono chiamati dai potenti a decorare palazzi e chiese a testimonianza della propria influenza. Giotto arrivò a Padova, intorno al 1302, su invito dai frati minori della Basilica di Sant’Antonio su indicazione dei confratelli di Assisi. La famiglia dei Carraresi, all’epoca in contrasto con la Repubblica Serenissima di Venezia, iniziò una politica della cultura. Più e meglio di altri importanti Signorie del XIV secolo, essi si mossero in un contesto cosmopolita, stringendo relazioni con le principali corti europee. Assunsero al loro servizio i principali artisti del Trecento con finalità auto celebrative e modellarono la città a loro immagine e somiglianza, originando la Urbs Picta. Padova divenne così centro del pensiero e dell’arte pittorica, richiamando oltre a quelle già nominate personalità come Petrarca, e nel Quattrocento, Leon Battista Alberti, Cosimo de’ Medici, Donatello, Paolo Uccello, Palla Strozzi, anticipando di fatto il Rinascimento.
02/11/2023, 08:08