TRIESTE FILM FESTIVAL 35 - In anteprima "50 anni di CLU"
È in programma sabato 20 gennaio (Teatro Miela, ore 16), nell’ambito della 35^ edizione di Trieste Film Festival, la prima di “
50 anni di CLU”, il documentario diretto dalla regista Erika Rossi, scritto a quattro mani con il giornalista e autore Massimo Cirri che, nel film, ci guida attraverso gli anni ruggenti della fondazione della Cooperativa Lavoratori Uniti fino alla CLU dei nostri giorni, che ne raccoglie pienamente l’eredità e le aspettative. Prodotto da Ghirigori, il film è la storia della prima impresa sociale italiana, probabilmente la prima al mondo, nata nella Trieste di Franco Basaglia, chiamato a dirigere l’Ospedale psichiatrico cittadino dopo una importante esperienza a Gorizia. Al culmine di un delicato iter burocratico e di un complesso confronto con le istituzioni e il tribunale, CLU Cooperativa Lavoratori Uniti Franco Basaglia finalmente diventava realtà il 16 dicembre 1972, con la sua squadra di 28 soci: una formazione imprenditoriale del tutto inedita e piuttosto “trasgressiva”, per l’epoca, con 16 pazienti dell’ospedale psichiatrico - come tali privi di diritti civili e politici - affiancati a un drappello di medici, infermieri, sociologi e psicologi. Nel documentario parlano molti protagonisti e testimoni di quegli anni, come Augusto Debernardi, Giovanna Del Giudice, Peppe Dell’Acqua, Franco Rotelli, Michele Zanetti. Da allora ad oggi, solo in Italia, sono migliaia e migliaia le imprese sociali che tutti i giorni congiungono lavoro, dignità e inclusività.
«Raccontare questa vicenda proprio nel 2024 che festeggia il centenario della nascita di Franco Basaglia (11 marzo 2024) è per noi tutti particolarmente emozionante - spiega Ivan Brajnik, presidente della CLU Cooperativa Lavoratori Uniti, che ha preso parte attiva alla produzione - All’inizio degli anni ’80 CLU ha integrato la sua dicitura inserendo il nome di Franco Basaglia. Attraversare cinque decenni come cooperativa sociale, affrontando ogni giorno le regole del mercato, è una sfida complessa. Un sentiero che CLU percorre ogni giorno, cercando di valorizzare le potenzialità di ogni socio nel rispetto delle sue fragilità». E Nicoletta Romeo, Direttrice di Trieste Film Festival, anticipa: «siamo felicissimi di poter presentare in anteprima assoluta il nuovo lavoro di Erika Rossi, un’autrice da sempre attenta alla socialità e ai diritti di quell’umanità dolente che popola tutti i suoi documentari dedicati all’universo basagliano». Già regista di Trieste racconta Basaglia (2009), Il viaggio di Marco Cavallo (2014) e La città che cura (2019). Erika Rossi firma con questo film il racconto di una delle realtà più interessanti e meno conosciute nate in seno alla Trieste di Franco Basaglia, in quella «fucina di libertà, possibilità e idee nuove che fu l’ex Ospedale psichiatrico a partire dagli anni Settanta. Non solo 50 anni fa i malati ritrovarono la loro identità in quanto persone – spiega la regista- ma rivendicarono il più sacrosanto dei diritti: quello del lavoro, che è quanto più contribuisce a definire le persone nel consesso sociale». Testimone attento di questa grande storia di cambiamento, Massimo Cirri nel film incontra molti testimoni della nascita di CLU e molti soci della CLU di oggi: «è una storia che ci riguarda tutti – sottolinea - n un mondo che non sembra mai considerare gli ultimi come una risorsa. È una storia che non è ancora finita, con protagonisti da conoscere e ascoltare, perché dimostrano che cambiare il mondo è ancora possibile, un po’ alla volta, giorno per giorno».
23/12/2023, 11:03