Note di regia di "Sebastian"
Tempo fa catturò la mia attenzione un articolo di giornale: “Fattorino muore sul lavoro”. La parte surreale di questa vicenda fu il messaggio automatico che l’azienda inviò a Sebastian per licenziarlo quando lui era già morto. Mi fece riflettere non solo la vicenda in sé, ma il rapporto dell’essere umano con il profitto e la tecnologia. Inserire la storia di Victor, dirigente della stessa azienda in cui lavora Sebastian, da allo spettatore uno sguardo su tutta la scala gerarchica. L’oppresso, dunque, non è solo il fattorino ma anche chi è al vertice. Un sistema economico e un pensiero in stile multinazionale, che porta tutti sulla stessa barca; dal dirigente con gli orari interminabili in ufficio, al fattorino che cerca quotidianamente di portare a casa qualche euro in più.
Massimo Favale