FESTIVAL DEL CINEMA DI SPELLO XIV - Lunetta Savino,
un'attrice tra teatro, cinema e serie TV
Dagli esordi in teatro, passando per il successo nella serialità italiana, a partire dagli anni '90, fino ad arrivare al grande schermo con l'incontro con Ferzan Ozpetek, dove ha recitato in "
Saturno Contro", "
Mine Vaganti" e "
Diamanti".
Lunetta Savino ha raccontato la sua carriera alla platea della quattordicesima edizione del
Festival del Cinema di Spello e dei Borghi Umbri", moderata sul palco dalla giornalista Vania Amitrano.
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Mi sono innamorata del teatro da spettatrice, da quando andavo da piccola con mia madre al Teatro Piccinni di Bari. Da li ho scoperto questo mondo magico, iniziando a desiderare di stare anche dall'altra parte: sul palco. Ho, cominciato, quindi, ad avvicinarmi a questo mondo. E' una cosa bellissima. Inoltre, le tournee ti permettono di conoscere tanti posti e luoghi" - ha esordito la Savino - "
Avere la curiosità e vedere i grandi attori che ti affiancano sul palco è la cosa più affascinante, vedere come si approcciano al personaggi. Il Teatro, poi, è spettacolo dal vivo e non è come il set. Non si può sbagliare, non si può rifare la scena. Il Teatro richiede più "talenti" ed è la palestra più importante per fare il mestiere dell'attore".
L'attrice ha, poi, parlato della sua esperienza in "
Raccontami", serie TV della Rai del 2006, accanto a Massimo Ghini: "
Il personaggio di Elena, una donna degli anni '60, mi ha subito catturato. E' stato bello raccontare quell' Italia, e, l'amore tra un marito ed una moglie che avevano pochi svaghi. Era un mondo che prometteva un futuro roseo, lontano da quello di oggi. Non avevo mai lavorato con Ghini, ma la coppia sul set si rivelò azzeccata".
Sul ruolo di Lucia Frisone in "
Il Figlio della Luna" di Gianfranco Albano la Savino ha raccontato di essere molto legata a quel personaggio, "
perchè è stato il mio primo ruolo drammatico in assoluto, anche se aveva anche momenti di leggerezza, cosa importante nella rappresentazione del dramma, perchè le tragedie, anche le più terribili, devo essere alleggerite da un sorriso, da una distrazione". "
Per questo ruolo, come per tanti altri, mi sono immedesimata nel personaggio. In questo caso, a differenza del mio ruolo in Felicia Impastato avevo anche conosciuto di persona Lucia Frisone ed il suo dramma. Inoltre, per il ruolo dell'Impastato avevo anche un'altra età, dove mi sono sottoposta a ore di trucco, per vestire i suoi panni di sessantenne ed ottantenne. La forza di questo personaggio è stata quello di far conoscere chi era suo figlio, di far capire al mondo chi era Peppino, tenendo viva la sua memoria ed il suo insegnamento, di un ragazzo che combatteva la mafia con le parole, non con le pistole.".
Sulle sue varie interpretazioni dei ruoli, utilizzando vari dialetti regionali, la Savino ha spiegato, che fin da piccola si divertiva a fare imitazioni ed a inventare personaggi che parlavano in svariati modi: "
è un grandissimo piacere mettere insieme tantissime cose per costruire un personaggio, tra le quali, anche il suo modo di parlare, oltre ai tratti fisici".
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Il monologo del personaggio che ho interpretato nella serie Studio Battaglia, durante la premiazione nel salone degli avvocati, rappresenta molto la mia carriera. Marina Battaglia si è fatta strada in un mondo di uomini e non ha intenzione di ritirarsi per andare in pensione. Anche io come lei, sono innamorata dal mio lavoro e non ho intenzione di mollarlo. Basta saper tenere la propria faccia, interpretando i ruoli nel momento in cui siamo. Non capisco, infatti, come molte attrice tendono a ringiovanirsi per paura di perdere dei ruoli, sciupandosi fisicamente...".
Infine,
Lunetta Savino, ha parlato del suo rapporto con Ferzan Ozpetek: "
Ozpetek non fa provini, mi ha scelto per Saturno Contro, e da li è partita la nostra collaborazione, continuata in Mine Vaganti e Diamanti. Ferzan è un grandissimo regista, pieno di talento, con una grandissima capacità di far funzionare gli attori insieme. E' stato bellissimo lavorare in questi film, anche, con Ennio Fantastichini, un grandissimo attore."
Lunetta Savino ha ricevuto il
Premio Ospite d'Onore, dalle mani della presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora” APS,
Donatella Cocchini, ideatrice della kermesse cinematografica, e di Francesca Romana Lovelock.
08/03/2025, 10:30
Simone Pinchiorri