Sinossi *: “Onde di Terra” è ispirato a una serie di storie vere. Siamo nel 1973, l'anno del referendum sul divorzio, dell'austerity e della vittoria dello scudetto, nel pallone elastico (lo sport tradizionale delle Langhe), di Massimo Berruti contro Felice Bertola. In quegli anni le Langhe
hanno perso quasi il 40% della popolazione, per la maggior parte donne, che hanno lasciato la campagna per la città, dove il posto fisso da operaio o da impiegata rendeva la vita più stabile e confortevole. In questo contesto nascono i “bacialé”, intermediari tra uomini delle Langhe e donne (prevalentemente del Sud) che cercano di combinare matrimoni per corrispondenza e garantire così una discendenza alle Langhe. Remo (Paolo Tibaldi) è un giornalista di Alba che si adopera per trovare una moglie all’amico di sempre, Amedeo (Lucio Aimasso) che vive e lavora la terra in Alta Langa ed ha ormai passato i
trent’anni. Amedeo conosce solo il lavoro: non ha studiato e sa a malapena leggere e scrivere.
Sarà dunque Remo a mediare per lui, scrivendo lettere colme di sentimento destinate a Fulvia
(Erica Landolfi), una ragazza calabrese che vive a Brancaleone, il paese dove fu confinato negli anni ’30, per presunta attività antifascista, lo scrittore Cesare Pavese (nato a Santo Stefano Belbo, nelle Langhe, nel 1908). Seppur angosciata dall’idea, Fulvia decide di raggiungere il Piemonte per sposarsi, incoraggiata dalla madre, Domenica (Sandra Forlano), che da bambina era stata aiutata proprio da Pavese a prendere la licenza elementare. Al suo arrivo nelle Langhe, Fulvia trova un uomo completamente diverso da quello che si aspettava: Amedeo non è il sensibile autore delle lettere che ha ricevuto e che l’hanno spinta a venire a scoprire le Langhe, ma un contadino grezzo, seppur di animo buono, che non sa nulla di Pavese e di Fenoglio, come invece le aveva raccontato nelle lettere. Fulvia decide così di affrontare sia Amedeo che Remo, innescando una serie di eventi che sarà costretta a fronteggiare con straordinaria tempra umana.