Sinossi *:
Un gruppo di artisti, musicisti e liberi pensatori, dopo un viaggio di circa un anno in Asia a bordo di un bus camperizzato, prende la decisione di formare un collettivo circense nomade e indipendente da ogni associazione, istituzione e posizione politica: il Circo Paniko. Oggi, dopo circa quindici anni dalla sua creazione, il tendone giallo a spicchi blu continua a portare ovunque la sua proposta artistica e culturale.


Rispetto al circo tradizionale, il circo contemporaneo è una realtà radicalmente diversa. Lo spettacolo ha una vera e propria narrazione tematica, quasi teatrale. Le performance degli artisti e la musica dal vivo sono completamente interconnesse tra loro in funzione dello spettacolo. Lo stile di vita di ogni membro del collettivo è totalmente in funzione dell’arte e della creatività. Una delle caratteristiche che contraddistingue il Circo Paniko (e lo rende speciale) è l'offerta libera e consapevole. Il loro spettacolo è completamente libero ed accessibile a chiunque, rendendo veritiero l'ideale per cui l'arte e la cultura debbano essere dei servizi totalmente aperti. Alla fine dello spettacolo ogni spettatore, consapevole di ciò che ha visto e di tutto il lavoro che vi è dietro, può liberamente lasciare un'offerta o meno.

A comporre il circo è un collettivo composto da circa quaranta membri, che fanno di Circo Paniko una tra le realtà circensi più originali e influenti in Italia. Il collettivo non nasce sulla base di uno schema preparato ma affonda le sue radici nella passione per l’arte e nella combinazione di fortunati eventi. Tutto comincia nei primi anni 2000, anni in cui un gruppo di artisti, musicisti e liberi pensatori parte per un viaggio in India a bordo di un bus camperizzato.

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