Sinossi *:
Un gruppo di artisti, musicisti e liberi pensatori, dopo un viaggio di circa un anno in Asia a bordo di un bus camperizzato, prende la decisione di formare un collettivo circense nomade e indipendente da ogni associazione, istituzione e posizione politica: il Circo Paniko. Oggi, dopo circa quindici anni dalla sua creazione, il tendone giallo a spicchi blu continua a portare ovunque la sua proposta artistica e culturale.


Rispetto al circo tradizionale, il circo contemporaneo è una realtà radicalmente diversa. Lo spettacolo ha una vera e propria narrazione tematica, quasi teatrale. Le performance degli artisti e la musica dal vivo sono completamente interconnesse tra loro in funzione dello spettacolo. Lo stile di vita di ogni membro del collettivo è totalmente in funzione dell’arte e della creatività. Una delle caratteristiche che contraddistingue il Circo Paniko (e lo rende speciale) è l'offerta libera e consapevole. Il loro spettacolo è completamente libero ed accessibile a chiunque, rendendo veritiero l'ideale per cui l'arte e la cultura debbano essere dei servizi totalmente aperti. Alla fine dello spettacolo ogni spettatore, consapevole di ciò che ha visto e di tutto il lavoro che vi è dietro, può liberamente lasciare un'offerta o meno.

A comporre il circo è un collettivo composto da circa quaranta membri, che fanno di Circo Paniko una tra le realtà circensi più originali e influenti in Italia. Il collettivo non nasce sulla base di uno schema preparato ma affonda le sue radici nella passione per l’arte e nella combinazione di fortunati eventi. Tutto comincia nei primi anni 2000, anni in cui un gruppo di artisti, musicisti e liberi pensatori parte per un viaggio in India a bordo di un bus camperizzato.

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Note:
Paniko è il progetto di tesi degli studenti della Laurea Triennale in Video Design della IED Francesco Petrantoni, Gabriele Toma, Filippo Laurino in collaborazione con gli studenti della Laurea Triennale in Sound Design Gabriele Piccione e Sebastiano Mura.

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