Dopo gli inizi in radio e in televisione debutta al cinema nel 1998 ne “L’Ultimo Capodanno” di Marco Risi. Da qui inizia una carriera che lo porta in poco tempo a diventare un attore importante nella televisione e nel cinema d’autore.
Tra i film che lo hanno messo più in evidenza ci sono stati “L’Ultimo Capodanno” di Marco Risi, “C’era un cinese in coma” di Carlo Verdone”, “Galantuomini” di Edoardo Winspeare, “Baaria” di Giuseppe Tornatore, “I baci mai dati” di Roberta Torre, “Terraferma” di Manuele Crialese, “Ma...visualizza tuttoagnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, “Benvenuto Presidente!” di Riccardo Milani, “Se chiudo gli occhi non sono più qui” di Vittorio Moroni, “Era d’estate” di Fiorella Infascelli.
Tra le produzioni televisive Giuseppe debutta con “Salvo D'Acquisto” di Alberto Sironi nel 2003, diventando il protagonista indiscusso delle stagioni a venire di Rai fiction. “Il Grande Torino” di Claudio Bonivento, “Giuseppe Moscati” e “Il Sorteggio” di Giacomo Campiotti, “Lo scandalo della Banca Romana” di Stefano Reali, “La vita rubata” di Graziano Diana per citarne solo alcuni.
Nel 2012 arriva la grande occasione per realizzare un sogno, ovvero interpretare la vita di un grande artista della musica italiana nel mondo, Domenico Modugno.
La fiction dal titolo “Volare – La grande storia di Domenico Modugno” consacra Giuseppe Fiorello tra gli interpreti più importanti e riconosciuti della televisione italiana.
Le due puntate su Raiuno verranno seguite da circa 12 milioni di spettatori, registrando uno dei successi più importanti per la Rai.
Dopo “Volare” inizia una nuova stagione di racconti liberamente ispirati a storie vere che hanno tutte un unico comune denominatore: l’impegno civile.
Si ricordano “L’Oro di Scampia” di Marco Pontecorvo, “L’Angelo di Sarajevo” e “Io non mi arrendo” di Enzo Monteleone, “I fantasmi di Portopalo” di Alessandro Angelini.
Il prossimo progetto televisivo di Giuseppe Fiorello andrà in onda nei primi mesi del 2018 con una nuova storia che segue il filone legato all’impegno civile. Il titolo è “Tutto il mondo è paese” e la regia è a cura di Giulio Manfredonia. E’ il racconto della vita di Domenico Lucano, primo ed unico italiano al quarantesimo posto delle 50 persone più influenti del pianeta.
Per il teatro è stato protagonista di “Delitto per delitto” di Alessandro Benvenuti con Alessandro Gassmann, Paila Pavese, Annalisa Favetti, Giorgio Colangeli, Emanuele Maria Basso, Dario Biancone e dello spettacolo “Penso che un sogno così” , scritto da Fiorello stesso con Vittorio Moroni per la regia di Giampiero Solari e musiche di Fabrizio Palma e Daniele Bonaviri.