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Sono un Bravo Ragazzo" di Francesco Nuti, 216 pp, Rizzoli, collana Di Tutto di Più, 2011 “Prima ero una fava che si finiva dalle seghe, poi il successo e fica a palate, poi dopo merda a palate.
Ma ora non mi lamento.
Sto pagando il mio conto con il destino. Se la vita sarà lunga, sarà lunga anche la mia storia.”
I miei quaderni. Trentasette. Colorati come il vestito di Arlecchino. In questi quadernucci conservo le mie novelle. Sono storie fra terra e luna... (continua). Sì, stralunate come me. Solo alcuni sono veri diari, ma in tutte queste piccole pagine vedo la mia vita, come se attraverso le immagini, le fantasie dell’arte, potessi fermare il tempo… i momenti del tempo vissuto.
Sono passioni dirompenti, quelle che animano gli anni d’oro, fervidi e creativi, di Francesco Nuti, regista e attore che ci ha incantato per oltre due decenni con i suoi film. Donne bellissime, ma anche calcio (che lo ha portato persino nella Nazionale Under 14), naturalmente biliardo, e soprattutto cinema, voglia di inventarsi storie per far ridere, immalinconire, commuovere, e di nuovo ridere.
Dopo un periodo di malattia, oggi Nuti desidera finalmente ritornare a parlare al suo pubblico e lo fa con questa autobiografia scritta in lingua fiorentina d.o.p., dove si racconta “a braccio, anzi a bracciate, improvvisando con la memoria, ché a me piace così”. È un libro a lungo meditato, che nasce da appunti buttati giù nel tempo e di recente integrati da Francesco, con l’aiuto del fratello Giovanni, per restituire ai lettori le emozioni più importanti della propria vita. Si parte dal cuore della Toscana, Firenze e Narnali, contrada allegra e burlona che abbiamo conosciuto in diversi film; si passa per le esperienze di teatro con i Giancattivi e di tv con Non Stop, per approdare agli anni rutilanti del successo, quando Nuti era osannato dal pubblico e in diretta concorrenza con l’altra star dell’epoca, Massimo Troisi. Anni scroscianti di applausi, baciati da amori e amorazzi, benedetti dai record di incasso, ma anche venati dall’insinuarsi di sentimenti oscuri, come dal presagio di un declino.
Arricchito da un inserto fotografico con immagini rare uscite da casa Nuti e da una sceneggiatura inedita che Francesco serba in un cassetto per farne, chissà, in futuro un film, Sono un bravo ragazzo è un racconto sorprendentemente schietto, freschissimo, toccante che scandaglia l’animo di un grande artista in ogni piega, risalendo alle origini del suo talento e all’ispirazione del suo cinema. prezzo di copertina: 17,00 €
Nato a Prato il 17 Maggio 1955, Francesco Nuti si esibisce ancora studente come attore dilettante fino al 1978, scrivendosi anche i testi; notato da Alessandro Benvenuti ed Athina Cenci, una coppia già attiva nel cabaret col nome di "Giancattivi", si unisce a loro conoscendo un primo periodo di successi, grazie a trasmissioni televisive come "Non Stop" e "Black Out". Nel 1981, il trio esordisce nel cinema con "Ad Ovest di Paperino" (firmato da Benvenuti), ove viene riproposto parte del loro repertorio: nell’annata...visualizza tuttoa successiva, Nuti decide di separarsi dai propri compagni ed interpreta tre titoli con la regia di Maurizio Ponzi, "Madonna, che Silenzio c’è Stasera" (1982), "Io, Chiara e lo Scuro" (1983), "Son Contento" (1983), che gli procurano una straordinaria notorietà (segnatamente il secondo, gustosa parodia de "Lo Spaccone" con Paul Newman) e garantiscono incassi strepitosi.
Dall’85 in avanti, egli decide di dirigersi da sé: "Casablanca, Casablanca" (1985), suo esordio registico, ammicca garbatamente al mitico film di Bogart-Curtiz e ripropone i personaggi di "Io, Chiara e lo Scuro"; in seguito, egli alterna a storie intrise di bizzarro romanticismo come "Tutta Colpa del Paradiso" (1985) e "Stregati" (1986), bizzarri favolelli dal sapore agrodolce, da "Caruso Pascoski di Padre Polacco" (1988) a "Donne con le Gonne (1991), passando per "Willi Signori e vengo da Lontano" (1989). Gli anni ’90 lo vedono impegnato nella lavorazione di "OcchioPinocchio" (1994), "Il Signor Quindici Palle" (1998), "Io Amo Andrea" (1999) e nel 2001 firma la regia di "Caruso, Zero in Condotta".