Yoon Cometti Joyce (Seul, 29 agosto 1975) è un attore sudcoreano naturalizzato italiano.
Adottato da una famiglia bergamasca all'età di tre mesi, trascorre l'infanzia in Arabia Saudita, Algeria, Austria e altre nazioni seguendo gli spostamenti professionali del padre. I suoi primi contatti con il mondo dello spettacolo sono i corsi di recitazione che segue ad Algeri dal 1985 e a Roma dal 1988; nel cinema esordisce a 18 anni con una parte minore nel film indipendente americano So it's better, seguita da alcune bre...visualizza tuttoevi apparizioni nella commedia italiana S.P.Q.R. - 2000 e ½ anni fa di Carlo Vanzina e in Nirvana di Gabriele Salvatores; nel 1996 Martin Scorsese gli affida il ruolo minore di un ufficiale cinese nel film sul Dalai Lama Kundun e nel 1997 è uno studente in Un paradiso di bugie di Stefania Casini. Perfezionatosi al Centro Teatro Attivo di Milano (Piccolo Teatro) e all'Actors Studio di New York con Susan Strasberg, nel 1998 interpreta Niman, l'inatteso ospite tailandese co-protagonista della pellicola intitolata appunto L'ospite (The Guest o Der Gast al Festival di Berlino 1999).
Successivamente, le sue fattezze orientali lo fanno prediligere per numerose parti da caratterista (in genere quelle del mafioso o del criminale cinese) sia a teatro che al cinema, come nel caso del killer cinese di Arresti domiciliari di Stefano Calvagna e del maestro d'arti marziali Berserk in The Mark - Il segno della vendetta, diretto da Mariano Equizzi. Di lì a breve viene ingaggiato nel ruolo di un prigioniero di guerra nel film Gangs of New York diretto da Martin Scorsese in cui recita con Leonardo Di Caprio. Mentre viene scritturato per svariate serie televisive (da Nebbia in Val Padana nella parte di Cheng, il cattivo della fiction, a Linea di confine per la televisione svizzera e a serie popolari come L'ispettore Coliandro, in cui è un esponente della mala cinese, e Rex cane poliziotto) continuano anche le esperienze cinematografiche: dopo il mafioso orientale in Il ritorno del Monnezza di Carlo Vanzina, abbandona questo stereotipo nel Pang di Cemento armato diretto da Marco Martani.
Nel 2006 è impegnato in una tournée italiana (dal Teatro Libero di Milano al Teatro India di Roma) con il dramma Freddo di Lars Norén diretto da Adriana Martino, adattamento teatrale di un fatto di cronaca accaduto nella Svezia anni novanta: Yoon ne impersona il protagonista, Kalle, un giovane coreano ucciso a pugni e calci da tre suoi coetanei svedesi filonazisti. Ritorna poi al cinema come co-protagonista del gangster movie Said di Joseph Lefevre (2013), in cui interpreta il lunatico e spietato Santino in un'Italia multietnica dove asiatici e afroamericani si contendono il potere. Lavora quindi accanto ad Elio Germano sia in Il mattino ha l'oro in bocca diretto da Francesco Patierno (2008) sia in La nostra vita di Daniele Luchetti (2010); nel 2011 è un imprenditore cinese in Mozzarella Stories, prodotto da Emir Kusturica e diretto da Edoardo De Angelis, poi recita con Philippe Leroy e Carolina Crescentini nel film Breve storia di lunghi tradimenti che Davide Marengo ha tratto dall'omonimo romanzo di Tullio Avoledo.
Nel 2012 entra a far parte del cast ricorrente della soap opera CentoVetrine nel ruolo di Kimia Yang. Il 2013 lo vede nel cast della serie de Il ritorno del Commissario Rex e in quello di Squadra Antimafia. Gira successivamente una serie dal titolo Respiro diretto da Manuela Procaccia, subito dopo un cortometraggio diretto dal regista Nicola Lucchi dal titolo Mirror Rim. Nel 2014 entra a far parte del cast principale, nei panni di un prete, di The Vatican, diretto da Sir Ridley Scott.
Nello stesso anno Yoon vola in Vietnam e interpreta il generale Nguyễn Ngọc Loan nel film La via di Oriana diretto da Marco Turco, sulla vita di Oriana Fallaci. Segue una piccola parte nel ruolo di uno Sherpa accanto a Jake Gyllenhaal nel film Everest. Nel 2015 recita per la serie Task Force 45 diretto da Beniamino Catena, a cui segue The Broken Key diretto da Louis Nero accanto a Christopher (Highlander) Lambert e Seoul Searching diretto da Benson Lee (film in concorso al Sundance Film Festival). Poco dopo l'attore recita nel film Sons of Tibet diretto da Pietro Malegori grazie al quale ottiene udienza da Sua Santità il Dalai Lama. Nel 2016 recita nella serie iTheme nei panni di un neurologo, diretta da Giancarlo Fumagalli, subito dopo vola in Romania per recitare accanto a Michael Madsen e Maya Morgerstern nel film Kidnapped in Romania diretto da Carlo Fusco e quindi nel film Made in China napoletano diretto da Simone Schettino. Nel 2017 viene ingaggiato da una grossa produzione inglese per recitare nella celebre serie britannica Stan Lee's Lucky man (costola della MARVEL) sempre targata Stan Lee, accanto a James Nesbitt. Il 2018 inizia con le riprese di una serie Svizzera dal titolo La strategia dell'acqua diretta da Fabio Pellegrinelli, segue la divertente commedia Non è vero ma ci credo diretta da Stefano Anselmi. È quindi la volta del film Il Cobra non è diretto da Mauro Russo e del cortometraggio Indovina chi ti porto per cena diretto e interpretato da Amin Nour. Nel 2109 partecipa al videoclip del casertano Kris J. Alf come contributo alla lotta contro la violenza sulle donne. Ottiene poi un interessante ruolo nel film Hard Night Falling in cui recita e si affronta con il temibile Dolph Lundgren aka Ivan Drago.